Dieci milioni di euro. Questa la cifra che avrebbe bisogno il Comune di Tortona per sanare le casse comunali e ritornare in pareggio.

Risulta dai dati contabili relativi al Bilancio consuntivo relativo al 2011 che ha chiuso con un disavanzo di 9 milioni 889 mila euro nei quali sono compresi 3 milioni e 532 mila euro di disavanzo 2010. I dati contabili sono stati oggetto di un’accurata disanima da parte della Giunta comunale nell’ultima seduta e sono contenuti in un copioso documento pubblicato all’Albo pretorio del Comune che è stato approvato dalla Giunta stessa.

Secondo il Comune si tratta di dati reali, cioè epurati da residui attivi e passivi che per anni sono stati trascinati da un bilancio all’altro e che non avevano più ragione di essere. Somme che venivano inserite come ancora da riscuotere come arretrati dell’ICI degli anni 2004, 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009 per un importo di oltre 2 milioni di euro, che non sono state riscosse.

I dati del Bilancio rilevano quattro parametri su dieci non rispettati dal Comune di Tortona. Uno è rappresentato dal valore negativo del risultato contabile di gestione, ovvero, il disavanzo. Gli altri sono la carenza di liquidità e la consistenza dell’indebitamento e la sua incidenza sul bilancio. Un indebitamento che è già al massimo dal 2009, tanto è vero che la giunta attuale non ha mai contratto mutui fatto salvo per i 300 mila euro per i lavori di messa in sicurezza del cavalcavia.

Per dichiarare il dissesto finanziario di un Comune bisogna superare i cinque parametri.

Spulciando tra i dati del bialcio, risulta che il Comune deve riscuotere ancora 206 mila euro per una partita ICI non pagata nel 2007, altri 229 mila per una del 2008, e 354 mila nel 2009. Il Comune deve nacora riscuotere circa 15 mila euro di tassa sui rifiuti relativa al 2001, e 757 mila euro per il 2010. Ci sono “multe” da pagare che risalgono al 2007, e ben 1 milione 118 mila euro di “multe” non riscosse nel 2009.

L’elevata consistenza del disavanzo secondo il Comune è dovuta, fondamentalmente, alla mancata vendita dell’ex Mercato Coperto e di Palazzo Leardi che ha impedito di realizzare le entrate previste pari a 4 milioni 600 mila euro.

3 aprile 2012