I controlli dei Carabinieri a Carbonara Scrivia

Brillante intervento dei Carabinieri di Tortona e di quelli dell’Ispettorato del lavoro di Alessandria che hanno portato alla luce un’attività illecita che si svolgeva in un capannone a Carbonara Scrivia, situato lungo al statale per Genova. Un’attività che ha preso il via il 1° aprile scorso da alcune segnalazioni e si è conclusa venerdì con la denuncia alla procura della Repubblica di Tortona di due imprenditori, uno italiano e l’altro pakistano per sfruttamento del lavoro e violazione alle norma del lavoro.

I dati sono stati presentati durante una conferenza stampa che si è svolta all’Ispettorato provinciale del lavoro nell’ambito di quella che è stata chiamata operazione Remote control” perché negli zainetti dei dipendenti addetti alla distribuzione di volantini era stato installato uno strumento di localizzazione. Questo sistema di controllo a distanza, illegale, era incluso tra gli obblighi contrattuali che venivano imposti ai dipendenti delle aziende.

Tutto infatti ruota attorno ad un imprenditore pakistano che abita in Lombardia ma aveva scelto Carbonara Scrivia per iniziare la sua attività. Un uomo al quale le grandi ditte di supermercati e di pubblicità avevano affidato il lavoro di distribuzione dei volantini pubblicitari nelle casette della posta e fuori dalle abitazioni.

L’imprenditore a sua volta aveva sub appaltato il lavoro a cinque diverse ditte i cui dipendenti, praticamente ogni mattina si ritrovavano davanti al capannone per raccogliere circa ottomila volantini ed avviare l’attività di distribuzione in tutta la provincia di Alessandria.

Alla fine sono state ispezionate 6 imprese e tutte sono state trovate irregolari, 14 (su 20) i lavoratori “in nero” di cui uno addirittura senza permesso di soggiorno e cioè clandestino. Quattro violazioni accertate e contestate e due imprenditori denunciati alla Procura, 35 mila euro di “multe” comminate e 5.000 recupero oneri contributivi per tasse non versate.

Tra le violazioni anche quella del rilevatore satellitare dentro lo zaino grazie al quale l’imprenditore italiano poteva monitorare ogni spostamento, le soste effettuate e la velocità di trasferimento da un luogo e l’altro.

24 aprile 2012