Paolo Ansaldi, Piercarlo Fabbio e Franco Trussi

“Abbiamo voluto vederci chiaro, tirare fuori da cassetto tutto quello che c’era. Per fare chiarezza nel sistema di contabilità del Comune, quella chiarezza che molti ci chiedevano. Diciamo qual’è lo Stato dei conti del Comune: 46 milioni di debiti nel breve periodo, cioè in 3 anni e 150 milioni di mutui nel lungo periodo (fino a 20 anni). Quando siamo arrivati nel 2007 erano 142.”

Queste le parole del sindaco Piercarlo Fabbio, a due settimane dal voto.

Il primo cittadino ha voluto vederci chiaro: ha aperto il vaso di Pandora ed è andato a vedere cosa c’era dentro. Ha trovato una montagna di debiti, ma non si è scomposto e durante una conferenza stampa, insieme al ragioniere capo del Comune, ha spiegato come intende ripianarli. Ovviamente se lui verrà rieletto.

Prima di passare alle possibili soluzioni che il PDL intende mettere in atto per ripianare il debito il sindaco ha voluto spiegare, con dovizia di particolari, perché il Comune ha un debito così alto e da cosa deriva.

“27 milioni di euro sono debiti fuori Bilancio – ha detto Piercarlo Fabbio – cioè debiti che si protraggono nel tempo alcuni anche da qualche anno e riguardano soprattutto soldi che dobbiamo versare alle aziende partecipate, 19 milioni di euro, invece, il Bilancio 2011: 10 milioni di disavanzo a cui si aggiungono altri 9 milioni di residui attivi che la Corte dei Conti ci ha chiesto di cancellare.”

 

COME FABBIO RIPIANEREBBE IL DEBITO

I 47 milioni verrebbero “spalmati” in 3 anni: 15 milioni 330 mila euro all’anno. Nell’anno in corso il Comune di Alessandria prevede di incassare 17 milioni dalla gara con la società Aral che gestisce la discarica di rifiuti: un anticipo di canone per diversi anni; nel 2013 e 2015 30 milioni di euro come anticipo di canone dalla società Amag. Il 31 dicembre di quest’anno infatti scade il contratto per l’erogazione del gas.

 

I 27 MILIONI DI DEBITI CON LE SOCIETA’ PARTECIPATE

Quanto deve il Comune alle varie aziende partecipate? Il ragioniere capo del Comune Paolo Ansaldi lo ha svelato i conferenza stampa.

“Si tratta dei 27 milioni di debiti fuori bilancio – ha detto che sono quasi tutti con le aziende partecipate. I conti che sono stati fatti riguardano il periodo dal 1° gennaio 2006 al 3 dicembre 2011 e comprendono: 5.068.000 euro all’ ATM, 5.307.000 all’AMIU, 1.742.000 all’ Aral, 933.000 all’Aristor, 5.048.000 all’ Amag, 429 mila all’ Aspal, 2.680.000 al Consorzio di bacino, 3.492.000 al Cissaca, 700 mila al Teatro Regionale Alessandrino, 81.000 allo Slala, 506 mila alla Camera di Commercio, 554 mila all’ ATA e 275 mila di interessi passivi.

23 aprile 2012