Giovedì 15 marzo alle 21,30 alla Multisala Megaplex Stardust il cineforum del Circolo del Cinema prosegue con Tomboy che ha vinto il Teddy Awar al Festival di Berlino 2011e ha trionfato al 26° Torino GLBT Film Festival, ottenendo il premio del pubblico come miglior lungometraggio e il premio Ottavio Mai, Il costo del biglietto sarà di 7 Euro e 3,50 Euro per gli iscritti al Circolo del Cinema. La tessera di iscrizione sarà in vendita prima delle proiezioni.

Un accordo con il Magaplex permetterà agli iscritti di accedere a tutte le proiezioni della settimana con il biglietto ridotto.

La serata, come tutta la rassegna, è organizzata in collaborazione con FaiCinema e CNC (Centro Nazionale Cortometraggio)

 

TOMBOY

Regia: Céline Sciamma Interpreti: Zoé Héran, Malonn Lévana, Jeanne Disson, Sophie Cattani, Mathieu Demy,Ryan Boubekri Produzione: Bénédicte Couvreur/Hold Up Films &

Productions in co-produzione con Arte France Cinéma, Lilies Films Distribuzione: Teodora Film FRANCIA 2011 Durata: 82 min.

Divenuto un vero e proprio caso in Francia, con oltre 260.000 spettatori e un’accoglienza entusiastica della critica, Tomboy (inglese per “maschiaccio”) è l’opera seconda di Céline Sciamma, una delle più giovani rivelazioni del cinema europeo.

Protagonista del film è Laure, 10 anni, appena arrivata in un nuovo quartiere di Parigi con i genitori e la sorella più piccola, Jeanne. Un po’ per gioco, un po’ per realizzare un sogno segreto, Laure decide di presentarsi ai nuovi amici come fosse un maschio, Mickaël: il modo in cui si veste e si pettina, l’impeto con cui si azzuffa e gioca a calcio, non sembrano lasciar dubbi sulla sua identità e Mickaël è accettato nella comitiva. L’inizio della scuola però è dietro l’angolo e il gioco dei travestimenti si complica, tanto più che i genitori sono all’oscuro di tutto e Laure/Mickaël ha stretto un legame speciale con la coetanea Lisa…

Tomboy ha vinto il Teddy Award all’ultimo Festival di Berlino e ha trionfato al 26° Torino GLBT Film Festival, ottenendo il premio del pubblico come miglior lungometraggio e il premio Ottavio Mai, massimo riconoscimento assegnato dalla giuria “per la maestria, la sensibilità e la leggerezza, ma anche per la profondità con cui viene trattato il tema dell’identità sessuale nel tempo dell’infanzia”.

14 marzo 2012