Nel penultimo consiglio comunale della gestione Fabbio è capitato di tutto: l’ex sindaco Mara Scagni che ha abbandonato la minoranza del PD per candidarsi probabilmente da sola, le “solite” scritte della minoranza contro il sindaco Fabbio, l’approvazione della delibera sullo smaltimento dei rifiuti che viene tolto dalla società Aral per essere assegnato ad altro soggetto e la questione Aristor, l’azienda che si occupa della produzione dei pasti per le scuole e le case di riposo della città.

L’unica questione, a nostro avviso, che meriti di essere spiegata perché “grazie” ad un emendamento del consigliere dei Moderati, Diego Malagrino, il Comune perderà 25 mila euro. Questo almeno è quello che sostiene l’assessore al Bilancio, Franco Trussi.

Antefatto: nel pomeriggio di ieri la commissione Bilancio aveva approvato con parere favorevole, la cessione del 15% delle quote dell’azienda. Le ultime in mano al Comune

Nella seduta del Consiglio, però, il capogruppo dei Moderati Diego Malagrino presenta un emendamento, insieme ad una mozione, proprio per evitare questa totale privatizzazione dell’azienda. Che chiede di indire l’assemblea dei soci dell’azienda affinché si apportino delle modifiche allo Statuto della società e si eviti la cessione della parte pubblica.

L’emendamento che blocca la vendita delle quote viene approvato e la maggioranza a quel punto decide di ritirare la delibera.

“L’emendamento Malagrino – dice l’assessore al Bilancio Franco Trussi – ha come unico effetto la perdita di 25mila euro cioè il valore delle quote detenuto dal Comune di Alessandria e non evita l’uscita dalla proprietà dell’azienda. Il Comune non può rimanere socio, non potendo acquisire il 5 per cento di Valenza come previsto dalla normativa (le amministrazioni non possono effettuare aumenti di capitali in società con perdite consecutive di tre anni)e visto che in base allo statuto dell’Aristor il socio pubblico dovrebbe avere, almeno il 20 per cento delle quote, il Comune decade dalla qualifica”.

Secondo Trussi, quindi, alla prossima assemblea di Aristor il Comune, in assenza di delibera del consiglio, decadrà dalla qualifica di socio, senza poter neppure ricavare i 25mila euro, grazie all’azione promossa dal consigliere Malagrino.

14 marzo 2012