Il Comune di Garbagna, d’intesa con la Provincia di Alessandria, l’A.N.P.I. di Tortona e l’ISRAL di Alessandria organizza la manifestazione celebrativa del 67° Anniversario della Resistenza. L’intento espresso dagli organizzatori è di “ricordare i Caduti e rinnovare la fedeltà ai valori su cui si fondano la nostra convivenza civile e i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana.”

 

La cerimonia si terrà Domenica 25 Marzo 2012 con il seguente programma:

 

Ore 10,00: Messa nella Chiesa Parrocchiale in suffragio dei Caduti officiata dal

Rev. Arciprete Don Lino Tamburelli

 

Ore 10,40: Deposizione corone al Monumento Caduti e alla lapide dedicata ad “ARGO” (Aldo Ravetta), Comandante partigiano caduto il 14 Marzo 1945; deposizione corona ai Caduti per la Resistenza

 

Ore 10,50 Saluti delle Autorità

– Sindaco di Garbagna, Natalino Ormelli

– Assessore Provinciale, Giancarlo Caldone

– Presidente dell’ISRAL, sen. Carla Nespolo

 

Concluderà la cerimonia l’Orazione Ufficiale del

Ministro della Salute, Prof. Renato Balduzzi

 

 

Nella primavera del 1945, i partigiani della IV Divisione Garibaldi diedero vita ad una martellante offensiva sulle direttrici di collegamento tra Piemonte e Liguria, azioni alle quali i nazifascisti risposero con nuove operazioni militari volte a ricacciare le truppe partigiane in alta montagna. In questo panorama si sviluppò il rastrellamento sulla Val Grue, del 10 e 15 marzo, attacco che si risolse però in un fallimento. Il 13 marzo, una colonna della G.n.r. ed una squadra tedesca (140 uomini) raggiunsero Garbagna. Mentre la popolazione del piccolo paese era stata riunita a forza in piazza Doria, per ascoltare la minaccia a collaborare con le Brigate nere, le convergenti forze partigiane della Brigata

“Arzani” accerchiarono l’abitato chiudendo ogni via d’uscita ai rastrellatori. A mezzogiorno, una volta rientrati i civili nelle case, si scatenò l’attacco dei ribelli. Mezz’ora di fuoco, conclusa con la resa incondizionata dei nazifascisti.

Mentre i comandi trattavano, un gruppo di militari germanici tentò, senza successo, di forzare le linee partigiane, facendosi scudo di un gruppo di ostaggi civili. Bloccati dal fuoco partigiano, i nazifascisti si dispersero, si barricarono in due case e presto alzarono bandiera bianca. Al segno di resa, il comandante partigiano “Argo”, uscì allo scoperto per parlamentare, ma venne colpito a morte da un cecchino nemico, mentre un compagno accorso per soccorrerlo fu ferito gravemente. Alla fine della giornata di scontri, il bilancio fu di 6 morti e 120 prigionieri. Dopo gli avvenimenti di Garbagna e nonostante i disperati tentativi di contrattacco dei nazifascisti, le valli Grue, Curone e Borbera furono definitivamente libere.

Notizie storiche tratte dal sito: www.isral.it

22 marzo 2012