La minoranza è divisa e fino a quando ci saranno questi consiglieri comunali, incapaci di trovare un’intesa, il sindaco Massimo Berutti, può stare tranquillo perché la sua poltrona difficilmente potrà vacillare. Infatti, malgrado la gravissima situazione finanziaria in cui si trova il Comune di Tortona, il rischio di dissesto, i ricorsi al Tar ed i continui attacchi dell’opposizione, Berutti porterà sicuramente a termine il suo mandato.

Questo, di fatto, ha detto il consiglio comunale di ieri sera. Così la seduta che avrebbe dovuto firmare la resa, o perlomeno mettere in ginocchio la maggioranza sui disastrati conti in cui si trovano le casse comunali e su alcuni tra i problemi più spinosi del momento, si è risolto con una schiacciante vittoria del sindaco Massimo Berutti.

I 3 consiglieri del PD: Picchi, Bardone e Filella

La minoranza, divisa, si è sciolta come neve al sole: troppo poche due firme sulla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco che é stata firmata solo da due consiglieri dell’opposizione (Ronchetti e Ravazzi): PD e UDC per motivi diversi hanno preferito non insistere su questa strada e lasciare perdere.

“Non è emersa la gravità della situazione – ha detto Ronchetti alla fine del dibattito – e il deficit di Bilancio potrebbe per il 2011 potrebbe superare i 10 milioni di euro in quanto non sono stati ancora conteggiati i residui attivi e passivi, inoltre non è stato trattato l’argomento Farmacom, società illegittima ma che continua ugualmente ad operare. Mi auguro che intervenga l’Autorità.” Ronchetti ha ribadito l’incapacità – a suo modo di vedere – dell’attuale Amministrazione comunale ed è rimasto molto deluso dall’atteggiamento degli altri partners di opposizione che non hanno firmato la mozione.

Timidi ammissioni sugli errori commessi dalla Giunta, sono arrivati dalle file della maggioranza: “è vero – ha detto il capogruppo della lista Civica Antonio Zanardi – abbiamo fatto degli errori e non ci siamo subito accorti della grave situazione in cui versava il Comune ma stiamo cercando di rimediare e faremo tutto il possibile.”

“Bisogna dire – ha detto Gianpiero Porta del Pdl – che nel 2009 appena eletti mancavamo di esperienza, tuttavia malgrado la situazione attuale abbiamo ancora margini di manovra e non faremo sicuramente come Alessandria che ha ignorato gli appelli dei Revisori dei Conti ed ora sappiamo tutti in quale gravissima situazione si trovano.”

 

UNA RELAZIONE ALLA CORTE DEI CONTI

Il Comune invierà una relazione alla Corte dei Conti con la situazione finanziaria dell’ ente e con l’ elenco di tutti i debiti del Comune e di seguito l’elenco di tutti gli interventi che verranno messi in atto per ripianare il passivo e salvare il Comune dal dissesto.

Lo ha annunciato il sindaco Massimo Berutti durante la seduta del consiglio comunale in cui la maggioranza era chiamata a spiegare come intenderà salvare il Comune di Tortona dal dissesto. Una relazione peraltro già annunciata nello scambio di opinioni che il primo cittadino insieme al vice sindaco Carlo Galuppo, la dirigente dei servizi finanziari Sabrina Mancini e il segretario comunale Alessandro parodi hanno avuto nelle scorse settimane con la stessa Corte dei Conti.

“I criteri di deficitarietà ad oggi sono quattro – ha detto Berutti – . E’ vero la situazione non è facile e si è appesantita. Ma, credo che mettendo in atto tutte le soluzioni riusciremo ad uscire dal guado. Obiettivamente le condizioni per portare fuori dalla criticità ci sono e se, per ogni atto amministrativo che facciamo, c’è qualche ricorso non fate male a me ma solo alla città.”
“La situazione non è facile – ha aggiunto il primo cittadino  – ma mettendo in atto soluzioni diverse riusciremo senz’altro ad uscire dal guado perché le condizioni ci sono. A breve sarà predisposta una delibera programmatica nella quale per il 2012 e per il futuro ci saranno tutte le azioni per riequilibrare il bilancio del comune. Non sono attaccato alla sedia perché voglio stare qui. Ma penso si sia fatto e si stia facendo un buon lavoro. Non possiamo fare mutui ma non ne abbiamo mai fatti, se non per trecentomila euro per ragioni di sicurezza legata alla sistemazione del cavalcavia dell’ex statale per Genova. Al 31 dicembre 2009 i debiti verso fornitori e società partecipate ammontavano a circa 14.400.000,00 euro. C’era già la volontà di intervenire in termini strutturali molto più sostanziali e sostanziosi sul bilancio di previsione, riattivando anche situazioni che possono portare liquidità al Comune. Il nostro obiettivo è fare un bilancio 2012 e un triennale che possa vedere sulla parte corrente un pareggio.”

 

 LA RICETTA DI BERUTTI

“Per fare questo – ha aggiunto Berutti – bisognerà intervenire con il taglio delle spese – come la chiusura di ATM ed il conseguente riaffidamento dei servizi. Solo il fatto di chiuderla vuol dire risparmiare circa 700 mila euro. Si è lavorato per due anni gestendo l’emergenza con il factoring, pagando i fornitori e non sovraccaricando il comune. Oggi ad ATM dobbiamo pagare ancora 500 mila euro e parte del secondo factoring. Anche i costi di gestione, dove possibile, saranno ridotti.

Si lavorerà anche sulle entrate extratributarie – ha proseguito il sindaco –  per anni la città ha assorbito le tariffe dei servizi a domanda individuale. Sono interventi su cui bisognerà lavorare perché non è possibile pensare che la Città paghi per un servizio individuale. Per fare un esempio, sul Cora Kennedy – la Casa Albergo – perdiamo circa un milione di euro.”

“L’amministrazione comunale – ha concluso Berutti  – deve continuare a lavorare per mandare avanti tutta quella serie di azioni. Proseguiremo con la vendita dei due immobili. C’è un ricorso pendente che ci ha amareggiato. Noi riteniamo di essere a posto, ma questo non ci aiuta perché sono pendenze che possono danneggiare l’azione amministrativa. Per gli immobili si dovrà procedere con un ribasso d’asta e questi sono danni che si arrecano alla città e non solo all’amministrazione comunale. Non è il metodo per fare politica.Da una parte si cercherà di lavorare su un bilancio che sia più autosostenibile e dall’altro continuare a sanare la situazione dividendo le alienazioni da quello che, invece, dovrà essere impostato per la sostenibilità del bilancio.”

24 gennaio 2012