Arrivato sugli schermi in pompa magna come il film di animazione delle feste natalizie “Il Gatto con gli stivali” sarà piaciuto e piacerà sicuramente ai bambini più piccoli. A tutti gli altri un po’ meno.

Il gatto – teoricamente – è quello che abbiamo visto in Shrek (si capisce nei flash back di quando era piccino) ma qui è completamente diverso perché è adulto e porta spada e stivali.

La storia, ricalca quella della famosa fiaba, che nella società attuale è un po’ anacronistica, ed è forse per questo che tutto il film si svolge in un contesto completamente avulso dalla realtà moderna a cui siamo abituati, in un contesto della Spagna (o Messico?) andaluso che risale al secolo scorso.

Anche il 3D viene utilizzato tratti, quindi alla fine il film risulterà piacevole solo per i bambini più piccoli.

Estasiata alle mie spalle, in sala, una bambina di circa 4 anni, probabilmente al suo debutto in una sala cinematografica.

Non sappiamo come sia, nella versione originale, il film con Antonio Banderas che da voce al protagonista, ma, a prescindere, di ben altra caratura era il film di Natale dello scorso anno dove “Megamind” era un grande capolavoro di animazione, di trama e di idee, cosa che – purtroppo – non è “Il Gatto con gli stivali” che rimane comunque un buon cartone animato da vedere nelle feste natalizie fino alla Befana, ma non di più.

Angelo Bottiroli



1° gennaio 2012