Il sindaco di Acqui Terme, Danilo Rapetti, tramite i giornali lancia un messaggio alla popolazione tracciando il bilancio dell’attività svolta nel 2011 e gli obiettivi futuri.

“In mezzo a difficoltà di certo serie – dice – sono lieto di poter annunciare due risultati di questa civica Amministrazione che giudico importanti. Pensando alle casse comunali, mi fa piacere annunciare il rinnovato rispetto del patto di stabilità per l’anno appena trascorso. Tale conseguimento costituisce un atto di grande rilevanza e, per la difficilissima congiuntura, per nulla scontato. Si tratta di una misura di contabilità pubblica, il cui rispetto è particolarmente importante per consentire sia lo sviluppo di progetti e cantieri che l’Amministrazione aveva avviato nei mesi e anni scorsi, sia la progettazione di nuove attività, per l’anno e l’Amministrazione a venire. Di almeno un secondo punto, in questa direzione, mi sembra doveroso fare menzione. Ad eccezione del canone per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che non è una tassa e che è aumentato in ragione del corrispettivo aumento dei costi vivi per questi servizi, abbiamo mantenuto l’impegno contratto con la Città di non aumentare le tasse di nostra competenza. Nonostante la congiuntura di difficoltà del tutto inedita per l’intero comparto degli Enti Locali, questi due traguardi testimoniano, mi sia consentito di affermarlo, un risultato di chiaro significato.”

 

L’IMPORTANZA DI AVER SALVATO L’OSPEDALE

“Un altro punto, di tutt’altro tenore, ma che ci fa particolarmente piacere ricordare – aggiunge Rapetti – riguarda il mantenimento dell’attuale livello di servizi erogati dal nostro Ospedale. La partita per rimontare una prima e sfavorevole prospettazione che suonava come un chiaro declassamento e che giungeva da una serie preliminare di atti regionali, non è stata né semplice né a noi inizialmente favorevole. Solo la grandiosa mobilitazione civile, per un verso, e la corale sinergia con tutti i Comuni della vasta area tradizionalmente gravitante sul nosocomio acquese, per l’altro, ha potuto sortire l’affermazione, da parte dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, del mantenimento del ruolo e del livello di servizi di ospedale-cardine per il polo sanitario acquese. Confidiamo che a tale affermazione, di per sé molto rilevante e anche in questo caso non scontata, faranno seguito tutti gli atti amministrativi necessari. Si tratta di un altro tassello chiave, per il futuro della Città, pensandolo anche nel suo intreccio virtuoso con le nostre Terme, e di un ambito di chiara necessità che deve essere monitorato con continuità e grande attenzione.”

 

IL FUTURO DI ACQUI TERME

“Dobbiamo saper guardare al nostro futuro di Città con grande determinazione –aggiunge il sindaco – da questo punto di vista, l’impegno dell’Amministrazione comunale sarà certo prioritariamente rivolto alla rinnovata definizione dell’iter dedicato alla costruzione della nuova sede della Scuola media, nonostante i pur importanti rilievi mossi dalla Corte dei Conti, in riferimento alle recentissime modifiche legislative sui limiti di indebitamento degli Enti Locali. I tecnici comunali sono al lavoro per rispondere al meglio e nel più breve tempo possibile a tutti i quesiti ancora aperti, al fine di dotare la Città di un edificio pienamente rispondente alle esigenze prioritarie di formazione delle più giovani generazioni di Acquesi e che l’Amministrazione vuole fortemente nella sede che per esso è stata decisa, ovvero il quartiere della Ex-Borma.”

Secondo Rapetti, però, ci sono ulteriori sfide che attendono Acqui Terme, sotto il profilo economico, turistico e culturale.

“Merita di essere ricordata – conclude – l’esigenza di completamento dell’area destinata al Piano di Insediamento Produttivo, in Regione Barbato. Limitandosi ad alcuni cenni rispetto ai restanti due, di certo tradizionalmente centrali per la Città e il territorio, si dovrà credo profondere tutto l’impegno possibile per una degna qualificazione dell’Area archeologica di Piazza Maggiorino Ferraris, oltre che per mantenere di primo livello l’offerta culturale, quindi ricettiva della nostra Città: riprendere la tradizione della Mostra Antologica, da questo punto di vista, costituisce senz’altro un punto sul quale continuare a riflettere. Questa Amministrazione, con l’anno in corso, giungerà al suo termine naturale. Quello che ci sembra doveroso, nel prospettare il passaggio di consegne, è il pensiero rivolto alle situazioni e alle persone che versano in più grave difficoltà, che in periodi come questi rischiano di restare ulteriormente irrisolte. Non tutto si può fare, ma confidiamo che qualcosa sia sempre possibile compiere, a tutti i livelli e in tutte le direzioni. Pensando al sistema-Paese e a noi Acquesi, più direttamente, sono certo che sapremo trovare la forza per emergere anche da questo periodo non certo sereno, ritrovando ancora una volta le motivazioni e le forze per saperci inventare e costruire un futuro innanzitutto degno del nostro passato.”

12 gennaio 2012