I sindaci presenti all'incontro di ieri sera

I sindaci dei 40 comuni del Tortonese convocati urgentemente da Massimo Berutti, primo cittadino di Tortona, voglio vederci chiaro sul futuro dell’ospedale e scrivono in regione per capire se effettivamente il documento divulgato l’altro giorno dal consigliere regionale Rocchino Muliere di Novi Ligure prevede veramente il declassamento dell’ospedale di Tortona oppure si è trattato di un abbaglio del nuovo assessore regionale alla sanità, Paolo Monferrino.

La riunione è avvenuta ieri sera, preso il municipio di Tortona ed i sindaci presenti (oltre il 50% dei 40 Comuni della zona) hanno sottoscritto un documento in cui si chiede lumi al riguardo. Una lettera che é già stata inviata al presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota e all’assessore alla Sanità, Paolo Monferino e nella quale è stato allegato il documento regionale che ribadisce la necessità di avere un unico Dipartimento di Emergenza ed Accettazione, ma suddiviso in due sedi Tortona e Novi. Il primo passo l’ospedale virtuale unico al quale stanno lavorando da oltre un anno e mezzo medici e politici di Novi Ligure.

LE DICHIARAZIONI DEI SINDACI

“Abbiamo appreso con grande stupore che, nel corso della Commissione Regionale Sanità, è stato consegnato un documento contenente la tabella di riferimento della Riforma Sanitaria Regionale per il nostro Quadrante, all’interno della quale l’ospedale di Tortona non viene contemplato né tra gli ospedali di riferimento né tra quelli cardine – si legge nel documento -. Lo stupore nasce dal fatto che, lo scorso mese di aprile, con proprio provvedimento, la Regione Piemonte approvava un DEA interospedaliero tra Novi Ligure e Tortona, consentendo così di proseguire l’integrazione avviata da tempo. Il documento divulgato in commissione dall’assessore Monferino, oltre ad essere in piena contraddizione con le decisioni operative già assunte ad aprile, vanifica il lavoro responsabile di integrazione sinergica, svolto dai primari dei due Presidi ospedalieri, e danneggia gravemente la salvaguardia dei nostri cittadini. Questo per noi è motivo di preoccupazione e allarmismo. Riteniamo doveroso, da parte vostra, che venga fatta chiarezza su quanto emerso in Commissione Sanità e sul documento consegnato ai Consiglieri regionali nel corso della seduta. Come Sindaci del Distretto tortonese e come massime autorità sanitarie del nostro territorio chiediamo, inoltre, che venga rispettata e riconfermata la decisione che Voi stessi avete assunto lo scorso mese di aprile. A supporto e sostegno della nostra richiesta provvediamo a inviare nuovamente il documento elaborato nel marzo scorso che riteniamo vi possa essere utile per conoscere meglio le reali esigenze del nostro territorio”.

“La conferenza stampa di ieri mattina e la riunione con i sindaci in serata non sono state prese di posizione contro il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, verso il quale nutro profonda stima e fiducia, o contro l’assessore alla Sanità, Paolo Monferino – precisa il sindaco, Massimo Berutti -, quanto un’azione a tutela e salvaguardia del nostro territorio, dei nostri cittadini e del nostro ospedale, con le sue eccellenze”.

“Tortona e Novi Ligure – prosegue il primo cittadino – hanno sempre lavorato per una integrazione tra i due presidi, per questa ragione siamo fermamente convinti che la decisione, assunta dalla Regione lo scorso aprile, di realizzare un DEA di primo livello, fondato sull’integrazione funzionale di due presidi che manterranno le rispettive sedi, sia quella più efficace ed efficiente”.

“Nel corso dell’incontro con i sindaci si è deciso di chiedere a Paolo Monferino di venire a Tortona a illustrare il progetto di riforma sanitaria – conclude il sindaco Berutti –, e so che si è reso disponibile ad accordarci questa riunione e questo non può che farci piacere perché, in questo modo, si fa chiarezza verso i cittadini e gli operatori sanitari, in più si può mettere la parola fine alle strumentalizzazioni politiche”.

10 novembre 2011