Premesso che la comunicazione ai cittadini è parte fondamentale del progetto di riassetto del sistema di raccolta rifiuti, va ricordato che i progetti sono due anche se in taluni casi, come Piazza Castello e Piazza Battisti, si completano vicendevolmente. Questo perché i finanziamenti regionali ottenuti e la relativa rendicontazione sono distinti: il primo è costituito da postazioni automatiche per la raccolta di imballaggi leggeri “eco shop“ ed il secondo dalle isole semi interrate per la raccolta delle varie frazioni. Quindi anche la comunicazione va di concerto ed a giorni si completerà quella relativa agli eco shop, per poi proseguire con quella delle isole.

Voglio anche precisare che le opere edili nei pressi di attività commerciali non saranno effettuate nel periodo Natalizio per ovvi motivi di opportunità, ed inoltre i parcheggi sottratti saranno ripristinati attraverso una revisione complessiva a consuntivo della realizzazione delle opere stesse. Solo a titolo esemplificativo Piazza Battisti sarà oggetto di un progetto, già preso in esame dall’amministrazione e previsto nel prossimo bilancio, dalla cui esecuzione si ricaveranno circa 10 posti auto.

In un recente articolo a firma del sig. Massimo De Bernardi si chiede proprio notizie della comunicazione oltre ad altre riflessioni che lo stesso definisce utili.

Mi preme innanzitutto sottolineare di aver personalmente sottoposto al Sig. De Bernardi il progetto di raccolta rifiuti nel centro storico chiarendo aspetti che vengono ora nuovamente riproposti nella sua lettera.

I sistemi di raccolta differenziati domiciliari, perché è di questo che stiamo parlando, ammessi a finanziamento regionale, possono essere internalizzati (porta a porta) o esternalizzati (isole ecologiche). Ci sono poi altri sistemi, non ammessi a finanziamento regionali quali ad esempio, la raccolta stradale o quella a sacchi (idea questa abbandonata da Milano circa un ventennio fa).

Le isole semi interrate offrono indubbi vantaggi di operatività e trascurabili costi di manutenzione, perfettamente funzionanti in condizioni climatiche estreme, oltre a non offrire spigoli dove si stratificano rifiuti difficili da rimuovere se non aumentando i costi, oltre ad un compromesso accettabile tra il fuori terra (ingombro visibile) e quello interrato sempre problematico all’interno di una città.

Le procedure di gara prevedono la pubblicazione per legge delle ditte che si sono aggiudicati gli appalti e regolarmente esposti dalla società Cosmo s.p.a. nel suo sito nei tempi previsti.

I sistemi di pesatura delle isole sono stati interamente finanziati dalla Regione Piemonte senza nessun esborso da parte del Comune di Casale Monferrato. Un conto è pesare i rifiuti ed un altro è supporne il peso attraverso il volume mai controllabile. Infatti i trasponder associati ai cassonetti a cui si fa riferimento inviano un segnale di svuotamento ma non danno alcuna informazione se gli stessi siano pieni o vuoti e per tanto si suppone che siano pieni e si va ad approssimare. In un’epoca in cui l’uomo conquista su Marte non vedo perché a Casale si dovrebbe continuare a supporre come sembra ritenere il sig. De Bernardi.

La scelta della localizzazione delle isole è frutto di una contemporanea realizzazione di condizioni favorevoli quali: sottoservizi (condotte di acqua, linee elettriche, rete fognaria, rete telefonica, rete fibra ottica), oltre a condizioni favorevoli di viabilità per agevoli svuotamenti.

Nel rispetto delle indicazioni della sovrintendenze ai beni archeologici ed ai beni architettonici. Quindi non una scelta di tipo soggettiva ma vincolata alle suddette condizioni, oltre alla minor distanza possibile tra l’area gravitazionale e la sua corrispondente isola ecologica.

A progetto è riportato chiaramente che al netto del pagamento gli investimenti e del servizio di svuotamento si risparmieranno circa 30.000 € anno rispetto 190.000 € di oggi.

Quindi non solo non si chiederà nulla ai cittadini ma si riduce la somma attualmente pagata.

 L’Assessore all’Ambiente Vito De Luca



 24 novembre 2011