Egr. Direttore,

sono una volontaria dell’Enpa di Tortona, volevo portare a conoscenza tutto il nostro rammarico e preoccupazione per l’affidamento della gestione del canile di Tortona affidato ad una società anzichè ad un’associazione animalista.

Nella speranza di un suo interesse in merito, cordialmente la saluto.

 

 

IL CANILE DI TORTONA AFFIDATO AD UN PRIVATO

 

Nonostante gli articoli di giornale spesso riportino vicende di mala gestione, sfruttamento e maltrattamento di animali rinchiusi in canili come lager. Con vivo stupore delle associazioni animaliste, il comune ha indetto l’appalto per l’affidamento del servizio cattura cani, gestione del canile municipale (canile sanitario e rifugio), raccolta spoglie mortali e soccorso animali d’affezione o feriti per Tortona ed i comuni convenzionati fino al 30 giugno 2015, gara che prevede l’aggiudicazione al massimo ribasso, avendo solo bene in mente, quale unico parametro di riferimento, il criterio del prezzo più basso. La gestione del canile municipale ora è in mano ad una società commerciale anziché un’associazione animalista, come era sempre stato finora. Alla gara hanno partecipato l’Enpa onlus- attuale gestore del canile, sin dagli anni settanta -, Arcadia onlus, la cooperativa Senape e la Adigest Srl, rimasta aggiudicataria in via provvisoria della gara. Enpa, quale attuale gestore del canile e conoscendo i veri costi da sostenere per il mantenimento e la cura dei cani, ha proposto un ribasso massimo del 2,50, notevolmente inferiore rispetto al ribasso proposto da Adigest pari al 30,17%. Se oggi il canile è diventato fiore all’occhiello sul territorio nazionale è solo per l’impegno costante dei volontari che, avendo a cuore la salute ed il benessere degli animali e senza alcun intento speculativo, sin dal 1976 hanno iniziato la loro attività di volontariato presso il vecchio macello in viale Piemonte, prodigandosi per salvare i cani smarriti o randagi. Vale la Pena ricordare che all’epoca le normative vigenti imponevano la soppressione dei cani dopo 15 giorni di permanenza se gli stessi non fossero stati reclamati dal proprietario. Sensibilizzando la pubblica amministrazione locale, i volontari riuscirono ad ottenere qualche box e a posticipare ad almeno un mese il periodo, decorso il quale i cani dovevano essere soppressi, adoperandosi per le adozioni ed aumentando il numero dei cani salvati. Quei volontari, attivi e tenaci, trovarono sostegno nell’Enpa. Il resto, è noto. Negli anni ottanta, il vecchio macello diventa canile municipale, con molti più box a disposizione. Negli anni novanta, il canile verrà affidato alI’Enpa con regolare convenzione. Successivamente, il 29 aprile 2007, Asmt e Regione inaugurano il nuovo canile, sempre a gestione Enpa.

Dal 2008, il canile viene raddoppiato e la capienza arriva a 180 cani. Nel febbraio 2009, Enpa è risultata aggiudicataria della gara d’appalto per la gestione. L’opera dei nostri volontari è sempre stata attiva nell’occuparsi degli ospiti del canile e soprattutto nell’incrementare i fondi necessari per mantenere i cani. Il “progetto porte” volto a dotare ogni box di un minimo sistema di protezione dal freddo ha dato ottimi risultati, così come la creazione di un sistema di riscaldamento per l’inverno per i cani più anziani, cuccioli o malati. Nel tempo, il canile è diventato un parco piantumato a spese dell’Enpa ed è stata ampliata l’area di sgambamento per favorire il passeggio anche dei cani considerati “più difficili” attraverso l’acquisto di un terreno limitrofo. Tutto ciò, e molto altro ancora, grazie alle offerte ed alle raccolte fondi promosse dall’associazione, sempre con lo scopo di migliorare la qualità della vita dei cani ricoverati in canile e prodigandosi al massimo per le adozioni, tant’è che se nel 2009 i cani erano circa 140 oggi il numero è dimezzato, con orgoglio di tutta la sezione. Perciò, allo stato, l’Enpa di Tortona non può che esprimere le proprie perplessità sia in ordine alla gara svoltasi al massimo ribasso che dell’aggiudicazione ad una srl, rammaricarsi per la scelta del comune che denota solo l’interesse per una politica di contenimento dei costi, anziché per la qualità del servizio (finora) prestato.

Con l’occasione, Enpa ringrazia tutta l’amministrazione comunale ed in primo luogo il sindaco per aver cancellato in un attimo più di trent’anni di duro lavoro di decine e decine di volontari.

Emanuela Pierini



 2 luglio 2012