Sciopero all’Outlet, al Retail Park ed all’Iper di Serravalle nelle giornate di sabato e domenica: lo ha deciso l’assemblea dei lavoratori dei centri commerciali e tenutasi lunedì 10 aprile al centro fieristico “I campionissimi” di Novi.

Una sala gremita di persone, quasi tutte giovani, probabilmente alle loro prime esperienze di lotta e di sindacato. I lavori sono stati condotti da Fabio Favola della Filcams Cgil, da Maura Settimo della Uil, Cristina Vignolo della Fisascat Cisl. Lo sciopero sarà per l’intero turno di lavoro e, quindi, per le intere giornate di sabato e domenica. Sabato, a partire dalle ore 9, ci sarà il blocco del traffico nelle due rotonde principali lungo la strada provinciale.

“Ci saremo, speriamo numerosi-hanno detto i sindacalisti-con i nostri striscioni, con la musica che accoglierà ed accompagnerà i manifestanti, con i picchetti che bloccheranno il traffico. La manifestazione si concluderà alle 13.” Ma i sindacalisti hanno tenuto a precisare che, con le tredici, non si esaurisce lo sciopero che, anzi, continuerà per tutta la giornata ed anche nella domenica.  Si tratta del primo sciopero indetto dai lavoratori dell’Outlet da quando, poco meno di vent’anni fa, è stato realizzato. La protesta trae spunto dalla decisione della direzione dell’Outlet di rendere lavorativi i giorni di Pasqua e di Santo Stefano, con l’affermazione che in tali giorni il flusso di turisti e quindi le opportunità commerciali per i negozi del centro commerciale saranno notevoli.

“All’Outlet-hanno fatto presente i sindacalisti-si lavora già 361 giorni all’anno, i dipendenti non hanno nulla contro il lavoro alla domenica ed al sabato e quindi anche a lavorare 363 giorni. Solo vogliono una regolamentazione del settore del commercio, vogliono essere trattate come persone che hanno la loro vita ed i loro diritti. Diritti che sono stati calpestati da una normativa del 2012 che ha liberalizzato aperture ed orari dei centri commerciali. E questa protesta, nata come protesta locale, può puntare,  tramite anche il coinvolgimento dei parlamentari della zona, alla approvazione di un regolamento, già presente in Parlamento, che a questa liberalizzazione introduce dei paletti.” Una protesta, quella dei lavoratori dell’Outlet, partita a febbraio, con la decisione della direzione, dapprima in sordina e che poi ha assunto, con la partecipazione del segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, una importanza ed un rilievo nazionale.  Nel corso dell’assemblea è stato letto un comunicato della sezione Anpi di Arquata e Grondona di appoggio all’iniziativa.

Maurizio Priano