L’arrivo improvviso di 14 profughi a San Bartolomeo  ha scosso il Golfo Dianese. Tutti sono molto preoccupati della vicenda e di quello che potrebbe accadere. Si tratta infatti dei primi “richiedenti asilo” che arrivano nel Golfo Dianese.

I profughi sono ospitati dalla cooperativa Jobel  con sede in via Armea 139 a  Sanremo, nata nel 2005 per realizzare servizi educativi e di accoglienza  con gestione delle comunità di accoglienza madre e bambino e dei centri di prima e seconda accoglienza della Caritas di Albenga e Imperia; accoglienza migranti e richiedenti asilo politico.

La cooperativa gestisce già diversi migrati fra cui alcuni a Ceriana sopra Bussana Vecchia, a Imperia e 9 a Riva Ligure.

Abbiamo contattato il presidente della Cooperativa, Alessandro Giulla, che ci ha spiegato cos’è successo a San Bartolomeo, chi sono i 14 arrivati, cos’è successo e cosa  succederà.

Prima di passare al racconto del presidente, vi diciamo subito che i migranti arrivano solo se privati mettono a disposizione degli alloggi e al momento, la cooperativa Jobel non ha a disposizioni altri alloggi nel Golfo Dianese per cui – per il momento – a meno che non esistano altre cooperative o soggetti incaricati dalla Prefettura, non sono previsti nuovi arrivi nel Golfo.

“Nella giornata di domenica – dice Alessandro Giulla – siamo stati contattati dalla prefettura di Imperia dicendoci che un privato aveva deciso di affittare la propria abitazione in  via dei Gumbi a San Bartolomeo (nella foto) per l’accoglienza dei richiedenti asilo e di prendere contatto con lui per verificare se era possibile ospitare 14 profughi che sarebbero arrivati in serata. Noi abbiamo verificato che l’abitazione avesse tutte le caratteristiche, stipulato i contratto di affitto e dato il via all’operazione. Non è certo la prima volta che facciamo un’operazione  del genere quindi sappiamo perfettamente come agire.”

La cooperativa ha dato l’okay e i profughi sono arrivati.

“Si tratta di 14 giovani di età compresa fra 18 e 30 anni – aggiunge Giulla – che arrivano dalla Guinea, dalla Nigeria e dal Gambia. Hanno già effettuato tutti i controlli sanitari previsti dal protocollo in atto in questi casi, superando le visite mediche  e mi sono sembrati tutti dei bravi ragazzi. Sono andati ad abitare tutti nella casa messa a disposizione. Dico subito che quando ospitiamo richiedenti asilo in località rivierasche come San Bartolomeno scegliamo sempre abitazioni verso l’interno  e piuttosto distanti al mare per avere un impatto minimo sul territorio e questa infatti si trova nei pressi del viadotto dell’autostrada, in più questa è dotata di orto e giardino che consentirà  agli ospiti anche di occuparsi di questi spazi. Con loro, in questo periodo abita anche un nostro operatore che li accompagna verso l’inserimento, poi vedremo se lasciarli da soli o meno.”

Giulla ha confermato che questo è il primo arrivo di profughi nel Golfo Dianese: “E’ la prima volta che lavoriamo in questa zona – conclude il presidente della cooperativa Jobel – e posso dire che al momento è l’unico e noi non abbiamo in programma altri arrivi nel Golfo Dianese.”