Ad annunciare l’incontro è il presidente della cooperativa Jobel che si occupa di gestire i 14 profughi arrivati lunedì a San Bartolomeo al mare, Alessandro Giulla (nella foto), che spiega anche di cosa si occupa la cooperativa.

“Nella giornata di mercoledì 8 marzo – dice Giulla – incontrerò il sindaco Valerio Urso  per parlare della vicenda dei richiedenti asilo e verificare eventuali interventi . Sono dieci anni che come cooperativa lavoriamo in questo settore siamo stati gli unici, in Liguria, a gestire gli Sprar e l’arrivo dei profughi, fra cui tante mamme con  bambini. La nostra attività si basa in tre settori: l’accoglienza alberghiera dei richiedenti asilo che comprende anche educare queste persone a vivere nella nostra società, la gestione sanitaria e quella legale cioé l’assistenza per chiedere lo stato di rifugiato.”

Tutto giusto, ma cosa succede nella case in cui vengono ospitati profughi? “Generalmente – aggiunge Alessandro Giulla – un nostro operatore rimane con loro fino a quando non sono autosufficienti e imparano a cucinare, e a rendersi autonomi. poi diamo loro i soldi per il vitto e le loro spese personali oltre a fare in modo che possano integrarsi nella società.”