Si chiamano servizi a domanda individuale e sono quelli che un Comune decide di realizzare per andare incontro alle esigenze della popolazione. Per l’anno in corso il Comune solo tra asili nido, mensa scolastica e servizi socio educativi, spenderà 1.624 mila euro e ne percepirà solo 826 mila che poi sono le rette a carico degli utenti con una perdita di 798 mila euro.

La maggiore “copertura” arriva dalle rette degli asili nido (60,6%) a fronte di una spesa per l’approntamento del servizio fissata in 500 mila euro il Comune incassa solo 315 mila euro; nella stessa percentuale di “copertura” (52,8%) le mense scolastiche per le quali il Comune spende 872 mila euro all’anno ma incassa solo 461 mila.

Preoccupante invece la situazione dei servizi socio – educativi (Scuolabus, pre e doposcuola) dove la situazione è gravissima e le rette coprono solo il 21% delle spese. A fronte di una spesa di 232 mila euro, il Comune ne incassa solo 50 mila.

A questi servizi va aggiunta poi la casa di Risposo in via Barabino che è in perdita di 430 mila euro, a fronte di un’entrata complessiva di 1 milione 330 mila euro il Comune spende 1 milione 758 mila, le rette pagate dagli anziani, infatti “coprono” il 75,6% della spesa.

14 settembre 2014

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