Sabato 26 agosto 2023: è una sera d’estate, al circolo dell’ippodromo è in corso una grigliata, c’è chi beve una birra fresca, chi chiacchiera, niente lascia pensare a ciò che improvvisamente accade. Due donne hanno una discussione per futili motivi e in men che non si dica finiscono per azzuffarsi. I parenti intervengono dapprima per dividerle poi la situazione degenera ulteriormente, si innesca una violenta rissa tra gli avventori. Qualcuno impugna bottiglie di birra come fossero armi, c’è chi si fa male, molto male. Esaurita la veemenza dei più esagitati, uno dei gruppi si allontana dal locale e tutto sembra tornare alla calma.

Tre dei coinvolti riaccompagnano mogli e figli a casa e si incontrano nuovamente in un bar in viale Saffi, per un’ultima birra. Mentre sono seduti ai tavolini esterni, cinque persone li travolgono con inaudita violenza, un’aggressione improvvisa anche con l’utilizzo di spranghe, si accaniscono in modo particolare su uno di loro. Poi la fuga.


Le donne ferite nel corso della prima rissa, nel frattempo, sono al Pronto Soccorso. Una ha riportato lievi lesioni, l’altra la frattura del setto nasale. Lieve trauma anche per un giovane colpito da una bottigliata. Poco dopo, arriva in ospedale anche l’uomo aggredito davanti al bar. È stato ripetutamente colpito con la spranga, ha il setto nasale fratturato e altre lesioni.

Nonostante i gravi fatti e le ferite riportate, nessuno, né al circolo né al bar, chiama il 112.

Carabinieri vengono comunque a conoscenza dei fatti, avviano i primi accertamenti, quindi le indagini, quando alcuni dei partecipanti alle vicende si convincono a denunciare, e ricostruiscono gli eventi, individuano e ascoltano i testimoni, analizzano le immagini dei sistemi di videosorveglianza, quindi identificano tutte le persone coinvolte.

Il caso di violenza è risolto, vengono denunciate otto persone tra i 25 e i 55 anni, sette delle quali con precedenti di polizia. Due degli aggressori del bar vengono riconosciuti dalle vittime: uno di loro è il marito di una delle donne che hanno scatenato la zuffa al circolo e che aveva a sua volta partecipato alla rissa.Tra le cause di tanta insensata violenza, l’abuso di alcool, fenomeno diffuso che i Carabinieri, in collaborazione con altri enti preposti, cercano di contrastare da sempre, con iniziative che possano prevenire prima ancora che reprimere.