La prevenzione passa anche attraverso il dialogo tra istituzioni e cittadini. La locale parrocchia è stata centro di un importante momento di riflessione sulla sicurezza partecipata. Ospite il Maresciallo Ordinario Andrea Margoni, Comandante della locale Stazione Carabinieri, che ha guidato un incontro volto a fornire strumenti concreti di difesa contro i reati che più colpiscono le fasce deboli.

Il dibattito si è concentrato su una minaccia sempre più diffusa e subdola: le truffe in danno degli anziani. Oltre ai classici raggiri telefonici e porta a porta, con i malviventi che si spacciano per medici, avvocati, incaricati di pubblico servizio o appartenenti alle forze dell’ordine. il Maresciallo ha approfondito i fenomeni delle truffe amorose, orchestrate da abili manipolatori che, attraverso i social network o il telefono, seducono persone sole sfruttandone la vulnerabilità emotiva. I truffatori simulano un profondo interesse sentimentale e costruiscono relazioni fittizie per indurre la vittima a elargire denaro per far fronte a finte emergenze del partner virtuale.

Uno dei punti più significativi è stata la proposta di creare una rete di sicurezza partecipata, con l’obiettivo di favorire una comunicazione fluida e costante tra i residenti, specialmente nelle aree rurali dove l’isolamento può diventare un fattore di rischio. In questo contesto, i Carabinieri si confermano come il primo presidio di controllo e legalità sul territorio e l’invito rivolto alla cittadinanza è stato di rivolgersi senza esitazione al 112, segnalando ogni sospetto o tentativo di approccio anomalo, perché la prevenzione passa dalla consapevolezza dei singoli e dalla forza della coesione sociale.