Riceviamo e pubblichiamo:
Spettabile Redazione,
a Gaza si continua a morire, nonostante il cessate il fuoco,siamo giunti oramai a circa 70mila civili , in maggioranza donne e ,più di 20mila bambini.
E’ sotto gli occhi di tutti la volontà scientifica di cancellare un Popolo da parte del governo di Netanyahu.
Anche se l’obiettivo di una terra per gli uni e per gli altri è sempre più lontana rimane l’unica alternativa allo scenario di guerra in atto; in questa logica vanno sottolineate tutte le iniziative che periodicamente si svolgono anche nel nostro Paese.
Cgil-Cisl e Uil alcune settimane fa si sono appellate unitariamente al governo italiano, rivolgendosi direttamente alla Presidente del Consiglio, affinchè si attivi con tutti i mezzi a propia disposizione per la cessazione del conflitto e per la realizzazione di un percorso finalizzato alla creazione di due Stati per due Popoli.
E’ della settimana scorsa l’incontro del Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese con il Papa ,il Presidente della Repubblica e la Presidente del Consiglio
La CISL nazionale, da parte sua, ha inoltre attivato una sottoscrizione finalizzata ad una congrua raccolta di fondi da destinare, attraverso la Croce Rossa,alla popolazione di Gaza,l’iniziativa denominata “ maratona per la pace “ si concluderà nei prossimi giorni con una manifestazione a Roma, durante la quale, le somme raccolta saranno consegnate alla Croce Rossa.
Per un’attimo: chiudiamo gli occhi e, pensiamo ma
“ se fossimo nati in Palestina e, uno di quei corpicini martoriati, fosse nostro figlio,quale sarebbe la nostra reazione? “
Non stiamo condannando il Popolo di Israele ,che ha il diritto di vivere in pace accanto al Popolo di Palestina ma, Netanyahu e il suo governo in quanto carnefici.
Silio Simeone





