Ci voleva un intervento forte, drastico, importante, determinante e sebbene non si può garantire che episodi di inquinamento non capiteranno più, con gli interventi che verranno effettuati (e che potete leggere in altra parte del giornale) al 90% il problema delle fognature a Diano Marina verrà risolto. Così, infatti, ha assicurato il Sindaco Cristiano Za Garibaldi, che ha ammesso una certa latitanza mediatica durante i giorni in cui vigeva il divieto di balneazione, ma si era in attesa della analisi (tardive perché effettuate tre giorni dopo la segnalazione di Rivieracqua) dell’Arpal.

Ecco, forse il Comune avrebbe dovuto intervenire e far presente la situazione e il primo cittadino ha ammesso il suo errore “benchè – ha detto Cristiano Za Garibaldi – in certe occasioni è difficile intervenire.” Di certo dovrebbe intervenire in futuro perché è inammissibile che la segnalazione di Rivieracqua all’Arpal datata il primo pomeriggio di domenica 17 agosto sia stata protocollata solo martedì dall’Arpal e le analisi effettuate mercoledì “compatibilmente con l’attività in corso” (così ammette l’Arpa). Il Comune di Diano Marina forse avrebbe dovuto sollecitando l’ente e spiegando che si trattava di un’emergenza e l’emergenza ha priorità. Ecco, forse questi sono stati gli errori (veniali?) del Sindaco e del Comune, ma per il resto l’operato è stato ligio alle norme di legge ed altro non si poteva fare. E non ha senso la richiesta di dimissioni (assurda a nostro parere) chiesta dal Consigliere Parrella: spiace che molti colleghi diano spazio e immagini a certe richieste che a nostro avviso non hanno ragione di esistere e non stanno né in cielo né in terra, anche perché altro non si poteva fare e non è giusto mettere sulla gogna l’attuale Sindaco di Diano Marina quando le colpe sono pregresse e di tanti amministratori che si sono succeduti. Purtroppo l’informazione oggi è caotica, si pubblica di tutto e di più per avere lettori ed è un peccato che il GIORNALISMO, che significa anche discernere e scegliere quali notizie pubblicare e quali cestinare, oggi esista molto di rado. Ma purtroppo i giornali oggi hanno paura di “bucare” (cioé non pubblicare) una notizia che altri pubblicano e così via, spazio anche a richieste a nostro avviso illogiche come le dimissioni del sindaco di Diano Marina.

Archiviata l’analisi e le polemiche troppo pretestuose di una minoranza che forse non conosce completamente a fondo le norme a cui deve sottostare un Primo cittadino, passiamo agli aspetti positivi della serata cioé al piano di interventi dettagliato per risolvere le criticità decennali del sistema fognario. È quanto è stato presentato questo lunedì sera durante un acceso consiglio comunale aperto, dove il Sindaco e la maggioranza hanno illustrato il cronoprogramma messo a punto dal Comune in collaborazione con Rivieracqua. Un percorso che, tra accuse alle passate amministrazioni e rivendicazioni politiche, promette di voltare pagina su un problema che affligge la città, specialmente durante i picchi turistici estivi.

Il Sindaco ha aperto l’intervento identificato la causa principale del problema nell’inadeguatezza della rete fognaria, incapace di sostenere l’enorme aumento di popolazione durante l’estate, quando si passa da 6.000 a 60.000 persone. Ha poi attribuito parte delle difficoltà attuali a decisioni prese da precedenti amministrazioni tra il 2001 e il 2010, che hanno peggiorato la situazione del Rio Varcavello facendo confluire reflui misti in un canale (costato 700.000 euro) destinato alle acque piovane. Pur sottolineando queste responsabilità passate, ha confermato il proprio impegno ad agire per il bene della comunità.

Secondo l’amministrazione, la vera svolta è rappresentata dalla rinnovata capacità di intervento di Rivieracqua, ottenuta grazie all’ingresso di un socio privato. Questa operazione ha permesso di passare da una gestione basata sull’emergenza a una pianificazione strutturale e a lungo termine. Il risultato è la presentazione, per la prima volta, di un cronoprogramma operativo dettagliato, sviluppato in mesi di lavoro congiunto con la società idrica.

L’intervento del Consigliere di opposizione Marcello Bellacicco (Diano Marina) si è concentrato sui concetti di responsabilità e fiducia. La principale problematica sollevata, è stata relativa all’ordinanza di divieto di balneazione, firmata dal Sindaco dopo gli esiti dei prelievi Arpal. In occasione della replica, il Sindaco ha precisato che l’ordinanza deve essere firmata solo a valle di istruttoria, per non rischiare di rivelarsi illegittima: sarebbe stata illegittima, per esempio, un’ordinanza firmata basandosi sulle analisi compiute in forma privata dal Consigliere Bellacicco stesso sul rio Mortula (smentite da quelle compiute da Arpal il giorno stesso).

Dopo di lui, è intervenuto Francesco Parrella, capogruppo di opposizione (Diano Domani). La sua relazione richiama la delega che il Sindaco aveva nelle precedenti amministrazioni e la situazione dell’Ente nei termini del ruolo ricoperto da Rivieracqua e delle problematiche riscontrate negli ultimi tredici anni. Arrivando al divieto di balneazione di fine agosto, il Consigliere ha denunciato il fatto che il Sindaco non ha aperto un’unità di crisi, invocando l’ammainabandiera. Durante la sua replica il Sindaco ha precisato che la Bandiera Blu è un attestato che rileva la qualità dei servizi offerti dai concessionari balneari, alla quale contribuisce tutta la comunità e non riguarda quindi solo la conformità delle acque balneabili, che rimangono comunque di qualità eccellente. Nel corso della serata Parrella ha alzato un cartello con la scritta “dimissioni”, al quale il Sindaco ha risposto “Voi chiedete le dimissioni all’amministrazione perché in 4 anni non ha risolto i problemi che non ha mai risolto nessuno, in più di 40 anni. E che tra l’altro è la prima amministrazione che presenta un cronoprogramma”.

Sono stati 4 gli interventi del pubblico

  1. Il primo a intervenire è stato Marco Perasso, dichiarando che il cronoprogramma presentato si riferisce a opere, a suo parere, sottodimensionate. Le centrali di pompaggio sarebbero inoltre non a norma, secondo il cittadino. Il Sindaco ha chiesto in riferimento a quali competenze tecniche si esprime, considerando la complessità di una progettazione non ancora perfezionata.
  2. L’albergatore Alessandro Sasso, è intervenuto domandando come sia possibile che quest’anno si sia finiti sui giornali nazionali e sui social media con esami non autorizzati? Ha domandato se non si potesse fare un tavolo di confronto sull’aspetto della comunicazione, anche se gli albergatori hanno risposto che si stavano aspettando le analisi di Arpal. Il Sindaco ha replicato dichiarando di aver comunicato ogni volte che è stato in possesso di informazioni certe e verificate, rispettoso della delicatezza dell’argomento in questione. 
  3. Luca Polselli, commerciante, ha ringraziato per le delucidazioni e per le parole che dimostrano impegno. Ha richiesto rassicurazioni in merito alle tempistiche di realizzazione del cronoprogramma ma si è anche dichiarato abbastanza spaventato per la gogna mediatica sollevata in queste settimane. La replica del Sindaco rassicura la cittadinanza sulla risoluzione delle maggiori criticità oggi conosciute. Inoltre a giorni verrà assegnato un incarico di indagine sul Mortula e sul Varcavello per evidenziali eventuali altre problematiche.
  4. L’ultimo intervento è quello di Paolo Saglietto, Presidente con Confcommercio, che ha confermato quanto sia difficile fare turismo senza collaborazione, soprattutto perché in altre realtà turistiche non è stata fatta una pubblicità così negativa in casi simili. Ha chiesto inoltre un confronto con Arpal. Il Sindaco ha risposto condividendo la sua preoccupazione, ribadendo l’impegno testimoniato da un programma definito. Per la prima volta nella storia dell’Ente dopo decine di anni di sofferenza infrastrutturale.