Le serate di musica, il concerto per San Rocco, le iniziative in castello e i fuochi di S. Desiderio
Anticipazione del programma nel cortile del castello con il duo musicale Veronica e Marco che si esibiranno venerdì 22 agosto a partire dalle 21,30. Dal sabato la festa patronale entra nel vivo con l’apertura ufficiale in castello della personale di Claudio Magrassi “Mimesis”, mostra curata da Manuela Bonadeo.
Sabato 23 agosto, in piazza, “Poptails” la musica d’autore che vedrà un gruppo di musicisti accompagnati dalle Blue Dolls.
La domenica il consueto corollario con il luna park in zona Scrivia, gli eventuali ambulanti e alle ore 10 la Santa Messa nella Chiesa parrocchiale con la processione sino all’Arco di via Roma accompagnata dalla Banda. Nel pomeriggio un tour culturale con “Castelli Aperti” e visite guidate. Al campo sportivo “Beppe Spinola” il triangolare di calcio Castelnovese, Varzi e Virtus Lomellina con inizio alle ore 16,30 valevole per il trofeo “San Desiderio”. In Castello, alle ore 18, “Fuori dal margine”, Manuela Bonadeo e Marco Gilardone dialogheranno con l’artista, Claudio Magrassi con al termine un aperitivo in terrazza. Serata tradizionalmente dedicata al liscio con Mauro Levrini e l’orchiestra spettacolo Luca Canali. Ci sarà anche spazio per un’esibizione della scuola di ballo “Cicala Dance”.
Il lunedì il classico appuntamento con lo spettacolo pirotecnico presentato dalla Firework’s Parente di Melara Po mentre in piazza saranno i Divina ad accogliere il grande pubblico che arriverà in paese. Infine, il tradizionale appuntamento con i diciottenni ovvero la classe del 2007 che si presenterà in piazza ai castelnovesi con uno spettacolo ormai collaudato.
POPTAILS per San Rocco
La prima serata di San Desiderio sarà dedicata a un concerto con la sottoscrizione in favore della Confraternita per il restauro del tetto della chiesa. Le “Blue Dolls” saranno la voce accompagnate da Nicolas Megna (batteria), Luca Furfaro (basso), Samuele Perduca (chitarra) e Simone Longo (pianoforte). L’iniziativa, che ha ottenuto significati contributi dalla Diocesi e dalla Fondazione CR Alessandria, si propone di raccogliere i fondi per completare il budget per i lavori che saranno effettuati a fine estate. L’accesso alla piazza sarà naturalmente libero con la possibilità della sottoscrizione.
Prenotazione posti a sedere per il concerto dei Nomadi
Sarà sicuramente una serata straordinaria per la storia della musica e della stessa associazione. I Nomadi non mancheranno di attirare un vasto pubblico di affezionati. Si è quindi deciso che per motivi organizzativi e di sicurezza per il concerto in programma venerdì 12 settembre, nell’ambito della 26° Giornata Franca Cassola Pasquali, sarà possibile prenotare i posti a sedere sino a esaurimento di quelli disponibili. Occorrerà telefonare al numero 3460921314 nei giorni mercoledì 20, giovedì 21, venerdì 22, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 agosto dalle ore 14 alle ore 16.
La mostra in castello, MIMESIS di Claudio Magrassi
Sabato 23 agosto alle ore 18 l’inaugurazione in Castello, domenica 24 sempre alle ore 18 “Fuori dal margine” arte e musica con Manuela Bonadeo e Marco Gilardone che dialogheranno con l’artista, Claudio Magrassi. Al termine un aperitivo in terrazza. Gli orari di apertura: sab 23/8 ore 18-21; dom 24/8 ore 10-12, 17-20, 21-23; lun 25/8 ore 19-23; sab 30/8 ore 21-23; dom 31 ore 10-12, 17-19; sab 6/9 ore 21-23; dom 7/9 ore 10-12; 17-19; ven 12/9 ore 21-23; sab 13/9 ore 21-23; dom 14/9 ore 10-12, 17-19.
Mimesis, curata da Manuela Bonadeo si concentra sulla produzione artistica in fase di modifica evoltutiva soprattutto nella forma, dal realismo alla “defigurazione” dell’essere umano, creando dei veri e propri “ritratti interiori”. La Mimesis , termine greco come spiegazione del concetto di “imitazione della realtà, si fonde all’aspetto visivo come trasfigurazione personale dell’essere umano in continua modifica , quindi si potrebbe parlare di anti- mimesis. L’esposizione sarà coadiuvata dal dott . Marco Gilardone , esperto di musica e collezionista, con il quale l’artista collaborerà nei prossimi mesi.
“Sono onorato di esporre nelle sale del castello di Castelnuovo Scrivia, un paese a me caro , capace di avermi donato i magnifici anni della mia infanzia e adolescenza- dice Claudio.”……Queste parole dell’artista sottolineano come sia importante donare eternità ai preziosi ricordi dell’esistenza attraverso le opere d’arte come patrimonio personale da condividere.
Claudio Magrassi. Claudio Magrassi nasce nel 1969 a Tortona (AL), dove vive e lavora. Si diploma al Liceo Artistico di Torino, approfondisce le tecniche pittoriche studiando l’arte antica e frequentando l’atelier di artisti affermati, tra i quali Luigi Benedicenti. Predilige fin da subito l’olio su tela, che rimarrà per lui tecnica principale. Il suo percorso è iniziato con l’iperrealismo e con la natura morta per poi giungere ad una tecnica più istintiva ad eleggere la figura umana a soggetto privilegiato, sempre all’insegna di un forte misticismo. Nel 2000 partecipa al premio Arte Mondadori al Museo della Permanente a Milano, nel 2005 alla collettiva “Harmonies” a Dublino (Irlanda) ed alla rassegna “Stemperando” presso la galleria d’arte Moderna di Spoleto. Nel 2006 vince il premio Bocca (MI) e il premio Suzzara (MN). Nel 2008 è invitato alla “Biennale delle Art dell’unità d’Italia” presso il complesso monumentale Real Sito Belvedere di San Leucio a Caserta. Nel 2011 partecipa alla “Biennale di Venezia” e nel 2012 espone alla personale “Inquietudini del contemporaneo”. Nel biennio 2013/14 espone alla fiera d’arte contemporanea “Arte Piacenza”. Nel 2015, in collaborazione con la “Galleria delle visioni”, espone alla personale “Morphos” presso Palazzo Ghizzoni Nasalli (PC) e nel 2016 alla personale milanese “Stigma” a cura di Alessandra Redaelli. Alcuni dei suoi lavori sono entrati a far parte di collezioni pubbliche e museali, quali la “Fabbrica Borroni” di Bollate ed il museo MAGMA (CE). Collabora con la galleria dark art Gallery di Barcellona
Scultore visionario, pittore manierista, outsider per scelta: un viaggio nel laboratorio segreto dell’ibrido. Nel silenzio quasi ascetico del suo atelier a Tortona, Claudio Magrassi plasma figure che sembrano uscite da un sogno disturbante o da un rito arcaico. Ex orafo, oggi pittore e scultore manierista con un’anima postpunk-surrealista, Magrassi dà forma a un immaginario potente e borderline, dove sacro e profano, bellezza e mostruosità, umano e animale convivono in un equilibrio inquieto. Le sue opere, che ricordano il tormento di Bacon, la teatralità di Caravaggio e l’estetica visionaria del fumetto europeo, non cercano mai il compiacimento: sono esorcismi visivi, visioni a occhi aperti, apparizioni che invitano a guardare dentro l’abisso, senza cedere alla paura.
Castelli Aperti
Nel pomeriggio di domenica, dalle ore 15,30, la visita programmata al Castello e alle sue pertinenze nell’ambito dell’iniziativa “Castelli Aperti”.
Il lunedì dei fuochi
Migliaia di persone accorrono a Castelnuovo in occasione del lunedì di San Desiderio, a fine agosto, per ammirare il sempre affascinante spettacolo dei fuochi pirotecnici. La tradizione dei fögh ad Castarnöv nasce dalla famiglia Beltrami che aveva il laboratorio duecento metri oltre l’arco di via Roma. All’inizio dell’Ottocento Giovanni Beltrami aveva un laboratorio di tessitura, ma anche una passione sconfinata per la pirotecnia, tanto che cambiò attività. Lascio nel 1860 al figlio Demetrio un’azienda stimata e conosciuta in tutto il circondario. Dopo Demetrio ecco i suoi quattro figli Ercole, Umberto, Alfredo e Costantino, quest’ultimo decisamente il più geniale nell’ideazione dei fuochi aerei. Costantino nel 1921 dovette allontanarsi da Castelnuovo e trasferirsi a Melara Po in provincia di Rovigo ove continuò la sua attività. Insuperabile le girandole e le “ruote, ormai ora del tutto scomparse, “Coppi e Bartali” i cui profili, la pedalata, il vorticare delle ruote, le gocce di sudore venivano rese dal luccichio e dalle scie. E poi il torero che agitava la muleta davanti al toro; lo Sputnik che ruotava intorno alla Terra; il ventaglio che si allargava diventando una fontana; il ginnasta alla sbarra; le cascate di luce che scendevano dai finestroni della torre e la colomba che partiva dai merli del castello e si posava sul balcone della casa Balduzzi. Da anni, raccolta l’eredità da Remo Parente, sono i figli a portare avanti la tradizione dello spettacolo.