Si è svolta oggi un’importante esercitazione anti inquinamento in mare coordinata dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Imperia.

Lo scenario ha simulato lo sversamento accidentale in mare di liquidi inquinanti causata dall’attivazione delle pompe di sentina di un’unità da diporto ormeggiata a porto Maurizio. Le pompe di sentina sono sistemi che normalmente servono a espellere l’acqua che si accumula nella parte più bassa dello scafo. Talvolta, può incidentalmente accadere che in queste casse di accumulo finiscano anche residui oleosi o carburante, per cui l’attivazione delle pompe di sentina può provocare uno sversamento potenzialmente pericoloso per l’ambiente marino.

Tale simulazione ha permesso l’attivazione del piano operativo locale di pronto intervento per la prevenzione e gestione degli inquinamenti marini e costieri, coinvolgendo uomini e donne della Guardia Costiera di Imperia, oltre alla preziosa partecipazione del personale della Sezione Navale della Guardia di Finanza,  l’impiego dell’unità navale Porto Vado X (della società Transmare – referente locale per il consorzio CASTALIA, affidatario del contratto di monitoraggio degli inquinamenti marini da parte del Ministero dell’Ambiente) – e l’intervento per la stesura di panne galleggianti del personale della Marina di Imperia, concessionaria del Porto turistico.

Questo scenario addestrativo  assume un valore particolare perché il porto di Imperia si affaccia su una porzione di mare di rilevanza internazionale, ricompresa nel Santuario Pelagos, l’area marina protetta istituita nel 1999 da Italia, Francia e Principato di Monaco per la tutela dei mammiferi marini del Mediterraneo. Il Santuario ospita otto specie di cetacei presenti stabilmente nel bacino corso-ligure-provenzale, quali ad esempio balenottere comuni, capodogli, zifii e diverse specie di delfini.

Proprio perché questo mare, ricchissimo di vita, è anche fortemente esposto alle pressioni antropiche – quali il traffico marittimo, l’inquinamento acustico, o le attività portuali – le periodiche esercitazioni ambientali sono essenziali per garantire una risposta rapida, corale ed efficace a qualsiasi emergenza ambientale.

L’esercitazione, arricchita dalla presenza del personale della locale Autorità Prefettizia, quale osservatore privilegiato responsabile della protezione civile a livello provinciale per le emergenze sul territorio, ha avuto un ottimo esito, registrando rapidi tempi di intervento ed eccellente sinergia tra le varie istituzioni coinvolte. In particolare, è stato testato l’impiego operativo nel nuovo mezzo anti inquinamento della società Transmare – il Porto Vado X – che ha recentemente sostituito, nel porto di Imperia, il rimorchiatore “Ugo Casa”.

Questa esercitazione, chiude un ciclo di verifiche condotte negli ultimi mesi anche sugli aspetti di security e di sicurezza antincendio, un percorso necessario in un’area portuale – Porto Maurizio e Porto Oneglia – che conta oltre 1.500 posti barca e un traffico in costante crescita: diporto, pesca, unità da lavoro e grandi yacht commerciali. In tale contesto tecnico portuale che, per infrastrutture e posizione geografica, riveste un’importanza strategica per la città, il territorio e per tutto il cluster marittimo, si ritiene doveroso assicurare in ogni circostanza l’efficienza e l’efficacia della prontezza operativa.