Il Centro Italiano Femminile ha compiuto 80 anni. La sfida di costruire il futuro – lanciata da un
gruppo di Donne nell’immediato dopoguerra – non ci lascia indifferenti, anzi ci conduce
sapientemente a “fare memoria” della storia di molte donne “ordinarie” eppure straordinarie, che
hanno favorito una svolta ed un cambiamento di mentalità, pur rimanendo semplicemente donne.
Grazie a queste Donne che ho desiderato ricordare in una pubblicazione – che sarà consegnata in
omaggio ai partecipanti all’evento del 3 dicembre, a Palatium Vetus – se oggi parliamo al
femminile, se sosteniamo ancora i valori cristiani ed i principi legati al rispetto dell’altro, se
progettiamo il futuro “con e non contro l’uomo”, se difendiamo la dignità della donna ed il valore
incommensurabile della famiglia. Un insieme di profili femminili (ma anche maschili: i Consulenti
ecclesiastici succedutisi nel tempo) attraverso i quali ho desiderato ripercorrere la storia facendo
memoria di personalità importanti per l’Associazione ma soprattutto per la mia vita. Con l’aiuto di
amiche (nipoti, pronipoti) sono giunta alle origini del C.I.F. alessandrino, là dove – per ragioni
anagrafiche – non sarei potuta arrivare, non avrei potuto comprendere che a pochi mesi di
distanza (giugno 1945) dalla costituzione del C.I.F. nazionale a Roma (Gennaio 1945) qui in
Alessandria e a ottobre 1945 a Tortona, l’entusiasmo, l’impegno, la concretezza di tante Donne
traducesse – non solo i principi statutari associativi – ma realizzasse concretamente opere
caritative e culturali a favore di una società sconvolta e impoverita dal conflitto mondiale. A 80
anni di distanza le rovine materiali del dopoguerra sono state sanate, a quelle morali invece se ne
sono aggiunte di nuove. Risulta quindi importante, se non necessario, l’impegno delle giovani
donne che, condividendo i principi dell’Associazione, nel loro ambito (familiare, lavorativo, sociale)
sappiano portare dentro la storia dell’oggi quel cambiamento reale guidato dall’ispirazione
cristiana capace di addolcire ogni gesto umano che promuova la dignità della persona, nel
superamento di logiche negative, finalizzato al miglioramento della vita di tutti.


Rosa Mazzarello Fenu