Originario di Castelnuovo Scrivia dove nacque nel 1929, Luigi Scaffini trascorse la sua esistenza famigliare, professionale e artistica a Pontecurone dove si spense nel 2010 e dove ancora oggi i figli Andrea e Davide conservano un numero rilevante di opere del padre nella casa-studio in cui l’artista realizzava le sue pitture. Una trentina di questi lavori sono stati esposti nelle sale della Biblioteca Civica di Tortona dal 18 al 31 ottobre in occasione della mostra “Paesaggi dell’anima e del territorio”. Il pubblico dei visitatori ha molto apprezzato lo stile originale di questo artista autodidatta che si dedicò specialmente alla pittura di paesaggio, ritraendo scorci del territorio tortonese che seppe ammantare di un’atmosfera senza tempo, come immagini scaturite dal ricordo, paesaggi dell’anima e della memoria. 
Nella mattina del 10 novembre gli eredi del pittore, accompagnati dalla curatrice della mostra Giovanna Franzin, e da Vincenzo Basiglio, che all’inaugurazione dell’esposizione aveva tenuto una presentazione critica, si sono recati presso il Comune di Tortona per donare, per il tramite dell’Assessore alla Cultura Fabio Morreale che aveva presenziato l’inaugurazione, un lavoro di Scaffini da inserire nel ricco e prestigioso elenco delle opere della Pinacoteca del Comune di Tortona. Si tratta del quadro “Inverno”, del 1979, che raffigura uno scorcio della campagna dopo una nevicata, dominato dal biancore soffuso della neve che tutto ricopre e annulla il confine tra il terreno e il cielo grigio perla. Come in molte opere di Scaffini non è stato riprodotto dettagliatamente un angolo del nostro territorio, ma lo stesso è identificabile per la presenza di due elementi naturali che lo caratterizzano, una pianta di gelso e un filare di vite, che, spogliati delle foglie, risaltano con il tratto scuro delle cortecce sullo sfondo del suolo innevato. Anche questo lavoro è pervaso da un’atmosfera soffusa, che colloca il suo soggetto fuori dal tempo e permette, grazie alla inconfondibile tecnica utilizzata da Scaffini – mescolando ai colori acrilici gesso e cemento – di vedere il paesaggio come attraverso un filtro, lo sguardo delle emozioni rivissute al ricordo del contatto con la natura, piuttosto che percepite nell’immediatezza dell’esperienza.
Il Sindaco Federico Chiodi e l’Assessore Morreale hanno espresso ai figli del pittore la gratitudine del Comune per il loro generoso gesto e la sensibilità dimostrata nel farlo, sottolineando l’importanza di custodire il patrimonio artistico espresso dalla Città di Tortona e dal suo territorio dove tanti talenti hanno lavorato e contribuito a farne la storia e il vanto.