Si è svolta ieri un’importante riunione, convocata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la presenza dell’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola. L’obiettivo è stato quello di avviare la programmazione e pianificazione dell’iter per il nuovo tratto di pista ciclopedonale tra Andora e Finale Ligure, lungo quello che diventerà l’ex sedime ferroviario, conseguente alla realizzazione del noto raddoppio. L’incontro ha visto la partecipazione dei tecnici regionali e di RFI.

“È stato un primo passo fondamentale per dare avvio all’iter, concomitante a quello del raddoppio ferroviario, per il progetto di prolungamento della pista ciclopedonale del ponente ligure tra Andora e Finale Ligure sul futuro ex sedime – spiega l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola -. Abbiamo condiviso di replicare l’intesa quadro, alla quale come assessore già lavorai nel 2018, che ha permesso la pianificazione e successiva realizzazione del tratto, oggi tra i più suggestivi dell’intero percorso, da San Lorenzo al Mare ad Andora. Lavoreremo in sinergia con ministero, RFI, Sistemi Urbani e con tutti i Comuni che presto coinvolgeremo in una successiva riunione. Tutte le opere da quelle più piccole a quelle più significative passano attraverso una strategica pianificazione urbanistica che va condivisa con gli enti locali – prosegue l’assessore Scajola-. Con questa metodologia, dal 2015 a oggi, si sono realizzati in tutta la Liguria importanti lavori che hanno cambiato in meglio la vita di tanti cittadini. Tra questi, certamente, la ciclabile rappresenta un unicum per il territorio anche in ottica di attrattività turistica ed economica”.

“Il Mit ha voluto accelerare il confronto tecnico, affinché la programmazione proceda in parallelo con il raddoppio ferroviario, così da garantire una piena integrazione tra le opere e tempi certi di realizzazione – dichiara Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti. Replicare l’intesa quadro del 2018 – che ha dimostrato di essere uno strumento efficace – significa dare continuità a un modello virtuoso basato su collaborazione istituzionale e visione unitaria. Continueremo a lavorare con Regione Liguria, RFI, Sistemi Urbani e tutti i Comuni interessati per trasformare l’ex sedime ferroviario in un asse di mobilità dolce tra i più attrattivi del Paese. È un investimento sulla qualità della vita dei cittadini e sulla competitività del nostro territorio”.