Bosco Marengo – Notte fonda. Due Gazzelle sfrecciano lungo la S.S. 35 bis. Le luci cobalto riverberano nella foschia e nell’oscurità. È stata segnalata una violenta rissa in una discoteca. La chiamata al 112 parla di decine di persone coinvolte, spranghe e coltelli, una vera e propria guerriglia sul piazzale antistante al locale. Mentre le pattuglie sono quasi arrivate sul luogo della movida violenta, un’altra telefonata segnala che gli autori della rissa si starebbero allontanando.
Le Gazzelle vengono nuovamente allertate dalla Centrale Operativa: sono sull’intersezione tra la S.S. 35 bis e la rotatoria con Strada Ghiare, in contatto visivo con il locale. Notano quattro persone che armeggiano nei pressi di una macchina. Una è a torso nudo ed è sporca di sangue. Alla vista delle pattuglie, tentano di darsi alla fuga ma vengono prontamente fermate e identificate. Sono quattro giovani poco più che ventenni della provincia di Pavia, tutti con evidenti segni di colluttazione: ferite, escoriazione, gonfiori e tracce di sangue. Uno di loro ha un occhio tumefatto, il naso sanguinante e tracce ematiche su volto, mani e abiti. Non propriamente l’outfit da una serata in discoteca: non quello che dovrebbe essere.
I Carabinieri perquisiscono i quattro e l’autovettura: sui sedili sono presenti delle grosse pietre e una cintura in cuoio con fibbia metallica. A terra, vicino a una seconda autovettura danneggiata e con il parabrezza infranto, due bastoni. Non è tutto: c’è anche un paletto di recinzione divelto dal proprio alloggiamento, pronto per essere prelevato e utilizzato come arma impropria.
Gli uomini delle Gazzelle identificano e controllano anche altre persone, ascoltano le testimonianze dei presenti, raccolgono informazioni utili alla ricostruzione immediata degli eventi e per il seguito investigativo. Emerge che i quattro hanno messo in piedi un’incessante attività di controllo delle auto in uscita dalla discoteca, alla ricerca delle controparti da aggredire.
Nel frattempo, alcuni addetti alla sicurezza del locale si avvicinano ai Carabinieri. Sono tutti visibilmente feriti, lamentano una violenta aggressione. Uno di loro, con un trauma facciale, la frattura del setto nasale, ecchimosi attorno gli occhi e dolore a una spalla, viene trasportato al Pronto Soccorso di Alessandria, da dove sarà dimesso con una prognosi di 21 giorni. Gli altri non sono messi meglio: uno ha tumefazioni varie e una ferita alla testa, un altro sull’avambraccio e l’ultimo all’occhio e al ginocchio. Esiti di una serata di ordinaria follia.
I Carabinieri li ascoltano, chiedono cosa sia successo e chi fossero le persone coinvolte. Gli addetti indicano i quattro fermati come autori della rissa nata all’interno del locale e sviluppatasi in tutta la sua inaudita violenza all’esterno, sul piazzale.
L’attività di indagine si chiude con l’arresto dei quattro ventenni, ritenuti responsabili di rissa e lesioni personali in flagranza.
Nella mattinata, il G.I.P. del Tribunale di Alessandria convalida l’arresto e dispone per tutti loro la misura cautelare degli arresti domiciliati.