Con un’importante collaborazione fra U.P.O., DIGSPES, DISUM e Biennale Piemonte e Letteratura, la Fondazione Palmisano apre un nuovo percorso di studi e ricerche su Sebastiano Vassalli.
Serata inaugurale 9 ottobre con Lella Costa al Teatro di San Salvatore.
La Fondazione Carlo Palmisano Biennale Piemonte e Letteratura si presenta oggi profondamente rinnovata, con un nuovo Consiglio d’amministrazione, con nuovi Comitati scientifici e con un progetto che rivoluziona la modalità tradizionale di lavoro fin qui applicata nei 50 anni di attività a partire dal primo convegno tenuto a San Salvatore nell’ottobre 1976, su Igino Ugo Tarchetti.
Le ragioni di questo cambiamento di metodo sono il frutto di riflessioni sul percorso fin qui compiuto, che la nuova presidente Costanza Zavanone ha inteso condividere con il C.d.a. e i Comitati scientifici.
Si tratta, in estrema sintesi, della necessità di prendere atto del cambiamento avvenuto negli ultimi anni, sia nell’ambito della comunicazione, sia nel rapporto con un mondo scolastico e universitario profondamente trasformato e del bisogno di aggiornare l’idea stessa di letteratura e del suo ruolo in una realtà in veloce evoluzione verso una forma ancora difficile da decodificare.
Poiché i destinatari delle attività della Fondazione sono prevalentemente i giovani, deriva da queste osservazioni la necessità di individuare ipotesi di lavoro basate sulla collaborazione attiva e diretta con studenti e docenti allo scopo di elaborare analisi e riflessioni sul rapporto fra Storia, Memoria e Letteratura prodotte da generazioni diverse.
Questo impianto teorico verrà applicato nei prossimi due anni all’opera dello scrittore Sebastiano Vassalli, uno dei maggiori narratori italiani del secondo ‘900, con l’obiettivo di approfondire, attraverso l’analisi dei testi, anche le molteplici tematiche di natura storico-sociale e culturale, che sono parti integranti del suo lavoro, estremamente ricco e complesso.
A partire da questo mese di ottobre inizierà un percorso biennale di studio e approfondimento in collaborazione con le Università e gli Istituti Superiori che vorranno partecipare. Sebastiano Vassalli- Testo e contestoprevede eventi, modalità di lavoro e comunicative che utilizzino anche linguaggi diversi, e terminerà con la pubblicazione degli atti prodotti nel corso di questi due anni 2025/26 e 2026/27.
L’evento di apertura sarà quello del 9 ottobre, alle ore 21.00, al Teatro Comunale di S. Salvatore (Piazzetta Fosca, via Cavalli). Costanza Zavanone insieme a Roberto Cicala, amico e studioso di Vassalli, introdurranno alcune delle pagine più belle dell’autore novarese (L’oro del mondo, La chimera, Marco e Mattio tutte edite da Einaudi) che verranno lette da Lella Costa. Il regista Roberto Tarasco curerà la scenofonia della serata organizzata in collaborazione con il “Festival PEM! Parole e musiche in Monferrato”.
Nel corso della serata verrà assegnato il XXIV Premio letterario per la saggistica “Città di San Salvatore Monferrato – Carlo Palmisano” a Giovanna Ioli. Attiva sia presso l’Università di Torino che in contesti internazionali, ha dato un contributo fondamentale alla critica e alla filologia della letteratura italiana, con particolare attenzione a Dante e al Novecento. Autrice di saggi e monografie da Dante a Montale, ha unito rigore scientifico e chiarezza divulgativa. Parallelamente all’attività accademica ha promosso cultura e memoria anche sul territorio piemontese, guidando a lungo la Fondazione Carlo Palmisano Biennale Piemonte e Letteratura.
In occasione dello spettacolo del 9 ottobre saranno esposte nel Teatro due opere di Giovanni Tamburelli, legato a Sebastiano Vassalli da una lunga, profonda amicizia e comuni esperienze artistiche. Si tratta del famoso Monumento alla Zanzara e di uno dei suoi bellissimi leggii. A Tamburelli sarà dedicata, nel corso del 2026, un’importante mostra in luoghi diversi di San Salvatore.
I componenti del nuovo Consiglio di amministrazione sono: la Presidente Costanza Zavanone, Enrico Beccaria, Mario Degiovanni, Maria Teresa Gioanola, Riccardo Massola, Luca Monti e Fabio Prevignano.
Il Comitato scientifico della Biennale è composto da Franco Contorbia, Elio Gioanola, Giovanna Ioli, Alba Angelucci, Giorgio Barberis, Maria Napoli, Stefano Quirico e Stefania Sini.
Il Comitato Vassalli è composto da: Francesca Chiarotto, Luciano Curreri, Cecilia Gibellini, Ludovica Maconi e Alessandro Provera.
Infine, la “Fondazione Carlo Palmisano Biennale Piemonte e Letteratura” desidera ringraziare i soci fondatori: Fondazione CRAL e Comune di San Salvatore. Senza il loro fondamentale contributo non solo non sarebbe nata, ma non sarebbe assolutamente sopravvissuta fin qui, dopo 50 anni, ancora vitale e proiettata verso il futuro. Una vicenda unica nel panorama culturale italiano che va ben oltre i limiti territoriali della provincia di Alessandria e di quelli regionali.
Intervento del Sindaco di San Salvatore Monferrato
Il nuovo corso della Fondazione, grazie allo slancio guidato dalla presidente Costanza Zavanone, del rinnovato Consiglio di amministrazione, Comitato scientifico e dei gruppi di lavoro, ha davanti a sé una sfida importante: portare la letteratura alle nuove generazioni, creando progetti coinvolgenti, in grado di conquistare interesse, suscitare passioni e invogliare lo studio della materia, approfondendo l’arte della scrittura. Per San Salvatore Monferrato, luogo nel quale nacque cinquant’anni fa la “Biennale Piemonte e Letteratura” e vent’anni fa la “Biennale Junior di letteratura per ragazzi” questo nuovo corso rappresenta l’opportunità per ribadire il proprio ruolo di “città letteraria”, sostenendo con forza il rinnovamento e la fedeltà ai principi che mossero questo ambizioso progetto nel lontano 1976.
Ringrazio chi fino ad oggi ha sostenuto la Fondazione Palmisano, sono grato alla professoressa Giovanna Ioli per il compito svolto e condivido la scelta di conferirle il Premio alla Saggistica “Città di San Salvatore- Carlo Palmisano” che le verrà attribuito nel corso della serata di apertura della Biennale il prossimo 9 ottobre.
Corrado Tagliabue
Questa edizione della “Biennale Piemonte e Letteratura” rappresenta una pietra miliare nella storia della letteratura piemontese e italiana, sia per il prestigioso traguardo raggiunto sia per il profondo e innovativo spirito di rinnovamento che la pervade, ed è motivo di grande orgoglio per la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha sempre seguito e sostenuto il percorso della Fondazione “Carlo Palmisano e della “Biennale Junior”. I nuovi contatti avviati con il mondo scolastico e universitario confermano la vitalità di questa rassegna che vuole continuare a coinvolgere studenti di tutte le età e docenti attraverso la letteratura intesa non solo come patrimonio da custodire, ma anche come strumento vivo per decifrare una realtà in costante evoluzione. Mi complimento con la nuova presidente, Costanza Zavanone e con i nuovi organi della Fondazione “Carlo Palmisano” per l’importante programma di studio e di approfondimento su Sebastiano Vassalli e un grazie sincero a Giovanna Ioli che, per anni, ha egregiamente presieduto la Fondazione e che continuerà a collaborare proficuamente nell’ambito del Comitato Scientifico.
Notaio Luciano Mariano
Profili biografici
Lella Costa
Lella Costa è attrice e autrice. Tra gli spettacoli più recenti: Lisistrata (2025) regia di Serena Sinigaglia, Otello. Di precise parole si vive (2024) regia di Gabriele Vacis, Le nostre anime di notte (2022) con Elia Schilton e regia di Serena Sinigaglia, Intelletto d’amore. Dante e le donne (2021) regia di Gabriele Vacis, La vedova Socrate (2020) di Franca Valeri, regia di Stefania Bonfadelli, Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione (2020) regia di Serena Sinigaglia. Ha pubblicato con Feltrinelli, Piemme e Solferino. Dal 2022 è co-direttrice artistica del Teatro Carcano di Milano.
Roberto Cicala
Roberto Cicala (1963) insegna in Università Cattolica a Milano, dove ha la cattedra di editoria libraria e multimediale, è presidente del Centro Novarese di Studi Letterari, direttore editoriale di Interlinea da lui fondata nel 1991 e scrive su riviste e quotidiani tra cui “La Repubblica” e “Avvenire”, con incarichi di consulenza. Fa parte della direzione di “Nuova informazione bibliografica” del Mulino. Gli interessi di studio riguardano la poesia (in particolare su Clemente Rebora, con pubblicazione di inediti), l’editoria (con l’attività del Laboratorio di editoria a Milano e la cura di volumi di studio sulle carte editoriali d’archivio), la bibliografia (allestendo mostre in varie sedi italiane e di recente curando il catalogo storico di Vita e Pensiero). Ha svolto ricerche su autori contemporanei come Soldati, Rodari e Vassalli.
Ha collaborato al Grande Dizionario Gabrielli della Lingua Italiana di Gabrielli per Mondadori e a progetti dell’Istituto Geografico De Agostini, frequentando l’editore Vanni Scheiwiller. Per l’attività di editore ha ottenuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio nel 2006. Una raccolta di suoi saggi è in Inchiostri indelebili. Itinerari di carta tra bibliografie, archivi ed editoria (Educatt) e ha curato, tra l’altro, Bibliografia reboriana (Olschki), il carteggio tra Giulio Einaudi e Carlo Dionisotti sotto il titolo «Colloquio coi vecchi libri» (Interlinea) e la raccolta Improvvisi di Sebastiano Vassalli(Fondazione Corriere della Sera). Nel 2021 sono usciti i volumi Da eterna poesia. Un poeta sulle orme di Dante: Clemente Rebora e I meccanismi dell’editoria. Il mondo dei libri dall’autore al lettore (nuova edizione aggiornata 2025 con sottotitolo Il mondo dei libri dalla carta all’intelligenza artificiale),entrambi presso Il Mulino, presso cui è uscito nel 2024 Andare per i luoghi dell’editoria. E’ in uscita presso Il Mulino: Raccontare l’Italia. I libri di una vita di Sebastiano Vassalli.
Roberto Tarasco
Esperto musicale, regista, light designer, scenografo negli ultimi anni ha curato gli allestimenti (scenofonia http://www.treccani.it/vocabolario/scenofonia/) per Eugenio Allegri, Natalino Balasso, Alessando Baricco, , Lella Costa, Laura Curino, Alessandro D’avenia, Arnoldo Foa, Valeria Moriconi, Marco Paolini…
Collabora stabilmente alla messinscena degli spettacoli e degli eventi di Gabriele Vacis. Ha promosso e diretto spettacoli teatrali, allestimenti lirici, stagioni, progetti, festival, docufilm, trasmissioni radiotelevisive, cerimonie e grandi eventi.
Fondatore e direttore organizzativo del Laboratorio Teatro Settimo – Teatro Stabile di Innovazione (1982-2002). dal 2002 a oggi ha periodicamente allestito spettacoli per il Teatro Stabile di Torino.
Dal 2001 al 2011 ha collaborato all’ideazione e allo sviluppo del Festival Torino Spiritualità e del Circolo dei lettori di Torino.
Dal 2014 è direttore artistico del Teatro Sociale di Valenza.
Nel 2017 ha ideato l’ISTITUTO DI PRATICHE TEATRALI PER LA CURA DELLA PERSONA, http://www.listituto.it/, nel 2018 il progetto pedagogico BELLA PRESENZA per il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Attualmente sta lavorando all’ideazione di Campus e progetti per le scuole e le comunità e allo sviluppo di POTENZIALI EVOCATI MULTIMEDIALI, Impresa Sociale, con cui ha allestito negli ultimi anni il Trittico della guerra e gli spettacoli del progetto SACRE SCRITTURE per il Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale.
Giovanni Tamburelli
Giovanni Tamburelli vive e lavora da sempre a Saluggia (Vercelli). Figlio, nipote e pronipote di fabbri, dopo gli studi grafici all’Istituto Paravia di Torino, ha affiancato costantemente alla pratica artistica l’attività di poeta. Decisiva per gli sviluppi del suo percorso artistico l’amicizia con Maurizio Corgnati.
Ha esposto in molte città italiane (Torino, Milano, Pisa, Genova, Roma…) ed estere (Parigi, Barcellona, Zurigo, Città del Messico, Lugano, Colonia…). Caratteristica della bibliografia intorno ai suoi lavori è la trasversalità che ha portato – tra gli altri – a presentare cataloghi di sue mostre scrittori come Nico Orengo, Sebastiano Vassalli, Gad Lerner e Frédérick Tristan (Prix Goncourt 1983) e Gillo Dorfles.
Nel 2003 ha pubblicato la monografia Io sono un camaleonte con un lungo testo critico di Marisa Vescovo e un importante saggio di Ernesto Ferrero. Ha pubblicato vari libri d’artista tra cui uno illustrato da Weiner Vaccari, uno da Victor Kastelic, uno con Gareth Fisher e uno con Aldo Mondino.
Collabora con le edizioni d’arte de Il Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy. È presente nell’Enciclopedia dell’arte moderna Zanichelli 2004.
Nel 2011 è stato invitato alla 54. Biennale Internazionale d’Arte.
Negli anni Dieci, alla pluridecennale produzione di opere in ferro e di pittura e ad acquerello e tecnica mista, ha iniziato ad affiancare lavori fusi in bronzo. Nel 2016 è uscito a Torino per Allemandi Hotel du Tambour. Giovani Tamburelli: una vita a fuoco, articolata monografia, a cura di Alessandra Ruffino.
Negli ultimi anni del decennio si è dedicato anche alla ceramica in un laboratorio di Albissola (SV) e alla fine del 2019 ha presentato per la prima volta in pubblico le sue ceramiche in una mostra curata da Anty Pansera. Il catalogo della sua mostra del 2020 a Portacomaro (AT), Non come un puma, è impreziosito da un testo di Goffredo Fofi.