Giorni animati in quel di Lucinasco, fra 30 agosto e 2 settembre. Animati più del solito, dato che si tratta comunque di una meta turistica destinata a chi ama davvero l’entroterra ligure occidentale. Così è per Miyako Masaki, a capo di una troupe della giapponese BS Nippon Television. Si tratta di Nippon Bīesu Hōsō Kabushiki Gaisha, un canale indipendente specializzato, tra l’altro nei notiziari e nei documentari. Nel caso, si tratta del programma “Racconti dei borghi meravigliosi”, dedicato ai piccoli borghi italiani e favorito da un enorme successo in Giappone. Miyako era già stata a Lucinasco, ma dieci anni fa. I luoghi belli non si dimenticano e così è tornata per considerare lo stato di luoghi in cui i giapponesi si sono trovati veramente bene.  Va detto, l’evoluzione c’è stata. Si parte con gli incontri istituzionali, dato che i nipponici vengono ricevuti dal sindaco Marilena Abbo. Si passa poi all’emozionante incontro con le famiglie che erano state protagoniste nel primo documentario, quello di dieci anni fa: si tratta di quelle di  Adamo Solinas, già Carabiniere, accompagnato dalla moglie Maria Luigia e di Cristina Armato con Adriano Blengini. Questi ultimi sono impegnati da anni nella crescita della loro azienda familiare, legata alla produzione olearia, alle olive Taggiasche in salamoia e allo sviluppo turistico dell’abitato. In forza di quest’ultimo aspetto, gli ospiti hanno visitato il sistema museale di Lucinasco e poi hanno vissuto esperienze approfondite legate alla conoscenza dell’olio extravergine locale. Nel frangente, la guida d’eccezione è stato Adriano, assaggiatore ONAOO  e che proprio della scuola ONAOO, ha parlato, perché si tratta di una istituzione primaria nel mondo per il contesto oleario e, come tale, ben conosciuta anche nel paese del Sol Levante. L’avviamento esperienziale all’assaggio dell’olio è stato condotto in un luogo affascinante, quale è il mastio del castello di Lucinasco. Qui è attivo il cosiddetto Local Hub, a cui fanno capo più aziende locali, votate sì alla produzione, ma anche all’accoglienza e alla divulgazione dei saperi locali. Dopo dieci anni, dunque, Lucinasco si ritrova in fervido sviluppo, tale da richiamare interessi e capitali così come di proporsi a più dimensioni ad un pubblico vasto, interessato e soprattutto internazionale.