Forse tutte le critiche al Sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi per lo sversamento e il divieto di balneazione sono state esagerate, almeno in questo caso: l’Arpal Liguria, infatti, con molta onestà, sul suo sito al link https://www.arpal.liguria.it/home-page/notizie-tematiche/item/balneazione-torna-conforme-diano-marina.html ammette di aver fatto le analisi dell’acqua solo mercoledì 20 agosto anche se lo sversamento in mare c’era stato domenica 17 e la segnalazione di Rivieracqua risale alle 2,30 di domenica 17. Quello che lascia sconcerti è che l’Arpal, di fronte ad un’emergenza come quella di Diano Marina (ricordiamo la data: DOMENICA 17 AGOSTO cioè in piena stagione) ha effettuato le analisi dell’acqua “appena possibile e compatibilmente con l’attività già programmata” cioè si è deciso che l’attività già programmata (analisi di routine?) era più importante dell’emergenza!!

Di seguito comunque le dichiarazioni dell’Arpal:

“Dopo alcuni contatti per le vie brevi, martedì 19 agosto sono state protocollate in Agenzia due comunicazioni di Rivieracqua, con cui la società per azioni che gestisce il Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale Imperiese (alle 2.28 di domenica 17 e alle 17.35 di lunedì 18) segnalava ufficialmente disservizi e risanamento di due stazioni di sollevamento fognario nel Comune di Diano Marina. La prima problematica, iniziata nella sera di venerdì 15, interessava il Rio Mortola, mentre la seconda “che aveva richiesto l’impegno di maestranze aziendali nella giornata di domenica 17” riguardava il Rio Varcavello.

A seguito delle pec, appena possibile e compatibilmente con l’attività già programmata, mercoledì 20 agosto Arpal ha eseguito campionamenti straordinari nei rii Varcavello e Mortole, che già durante il sopralluogo presentavano evidenti criticità a livello visivo e olfattivo, e nei due punti di balneazione immediatamente adiacenti.

Giovedì 21, dopo le 24 ore di tempo tecnico analitico per le analisi sulla balneazione, sono arrivati i primi risultati: conformi le acque di mare denominate Foce rio Mortole (75 di Escherichia coli e 52 di Enterococchi intestinali), non conformi quelle della Foce rio Varcavello (530 di Escherichia coli e 3900 di Enterococchi intestinali, a fronte di un limite rispettivamente di 500 e 200).

Arpal, oltre alle solite comunicazioni automatiche che hanno portato all’ordinanza 1174 del 21/08/2025 del Comune di Diano (con il divieto temporaneo di balneazione del tratto del litorale cittadino in corrispondenza del punto di campionamento denominato “Foce rio Varcavello”), venerdì 22 Arpal ha trasmesso al Comune i rapporti di prova relativi ai prelievi dentro i rii con l’evidente contaminazione fecale in essere nella giornata di mercoledì (260.000 e 110.000 di Escherichia coli), segnalando al Comune stesso la criticità ancora in corso.  

Nel frattempo, sempre venerdì 22 agosto tecnici Arpal sono tornati in zona per ripetere il campione del Rio Varcavello, che sabato 23 agosto risultava ancora fuori dai limiti come Escherichia coli (780 a fronte del limite a 500).

Lunedì 25 agosto è arrivata richiesta del Comune per nuovo campionamento, effettuato mercoledì 27 e risultato giovedì 28 non conforme per gli Enterococchi intestinali (300 su un limite di 200); anche il punto Foce Rio Mortole, non controllato il 22, è risultato non conforme a questo nuovo campionamento (330). A questi risultati è seguita l’ordinanza comunale 1206 del 28 agosto, che interdiceva la balneazione anche alla Foce rio Mortole.

Lunedì primo settembre, su richiesta del Comune e in coincidenza con il campione routinario del mese di settembre, abbiamo eseguito il quarto campionamento in dodici giorni, risultato finalmente conforme.

Si è chiuso così un andamento coerente con la situazione di inquinamento che si è verificata: dapprima le evidenze hanno riguardato l’Escherichia coli, infine gli Enterococchi intestinali, batteri più resistenti e in un certo senso “indicatori” di una situazione in via di risoluzione.”