Inaugurato al Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Infantile di Alessandria il nuovo “Bosco dei sogni”, l’allestimento artistico firmato da Silvio Irilli, nell’ambito del progetto “Ospedali a colori”, che trasforma la paura in meraviglia e l’attesa in incanto.
Promosso dalla Fondazione Uspidalet, costituisce un importante tassello che si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione del ‘Cesare Arrigo’ e, soprattutto, una risposta concreta dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria alla nuova strategia della Regione Piemonte, che ha posto l’umanizzazione dei Pronto Soccorso al centro delle proprie politiche sanitarie.
«L’obiettivo dell’intervento è rendere più umani e accoglienti gli spazi di cura – afferma Alessio Pini Prato, Direttore del Dipartimento Pediatrico – Ostetrico dell’AOU AL – trasformandoli in ambienti capaci di generare emozioni positive nei piccoli pazienti. Le pareti si animano in un viaggio visivo e narrativo che accompagna i bambini e le loro famiglie in un momento delicato del percorso sanitario, ponendo grande attenzione al loro benessere psicologico».
L’opera, che si estende su oltre 200 metri quadrati, porta colori, paesaggi sereni e personaggi fantastici lungo le pareti e i soffitti dei corridoi, delle sale mediche e delle stanze di degenza del Pronto Soccorso Pediatrico, coinvolgendo anche le due sale d’attesa, al fine di offrire un’esperienza immersiva fin dall’ingresso nell’ottica di un ospedale sempre più medical humanities oriented.
«Il nostro DEA pediatrico rappresenta un punto di riferimento per il quadrante sudorientale del Piemonte – ricorda Enrico Felici, Direttore di Pediatria e DEA pediatrico AOU AL – e l’Ospedale Infantile svolge un ruolo centrale come hub pediatrico regionale, sia per l’attività di emergenza-urgenza che per quella specialistica. Ogni anno accoglie oltre 20.000 bambini, offrendo assistenza continuativa, giorno e notte, con una équipe pediatrica e multidisciplinare altamente qualificata. Il nostro obiettivo è prenderci cura dei bambini in ogni fase del percorso, garantendo interventi tempestivi, sicuri, ma anche un’attenzione costante all’aspetto relazionale ed emotivo, fondamentale in un contesto pediatrico».
Le ambientazioni dei pannelli, fatte di colline, vigneti e castelli, traggono ispirazione dal territorio alessandrino e si popolano di animali che parlano con gli occhi, stimolando la curiosità, gioco e immaginazione dei piccoli pazienti e aiutandoli a ritrovare un po’ di leggerezza anche in un momento di fragilità. Naturalmente, tutto è stato realizzato con materiali lavabili e igienici, affinché l’umanizzazione e la bellezza si fondano con la sicurezza.
«Il nostro obiettivo è sempre stato quello di mettere il bambino al centro, non solo come paziente, ma come persona – dichiara Bruno Lulani, Presidente della Fondazione Uspidalet –. Questo progetto lo fa con dolcezza e potenza, trasformando un luogo spesso associato a paura e disagio in uno spazio di stupore e serenità. Crediamo che prendersi cura significhi anche creare un ambiente che sappia accogliere. Il percorso di cura non è fatto solo di farmaci o terapie, ma anche di piccoli gesti, sorrisi, attenzioni. L’arte può fare la differenza. La Fondazione Uspidalet è da sempre accanto all’Ospedale per migliorarne la qualità, l’umanità e la tecnologia. Ogni progetto che realizziamo nasce grazie al sostegno della nostra comunità: cittadini, aziende, enti che ci scelgono e ci affidano la loro fiducia. E per questo sentiamo la responsabilità di restituire risultati concreti, visibili, utili. Come questo».
Determinante per la realizzazione dell’opera è stato il contributo di Giusy Merenda, che ha voluto trasformare un’esperienza difficile in un dono destinato ai bambini di oggi. «Ho sentito il bisogno profondo di lasciare un segno che potesse restare nel tempo – racconta –. Questo progetto è nato da un dolore antico e da un desiderio semplice: donare un po’ di bellezza e di serenità ai bambini di oggi, laddove la mia famiglia ha vissuto momenti difficili. Per me rappresenta una festa mancata, che oggi si trasforma in un regalo pieno di amore e memoria».
Il suo gesto ha quindi permesso di avviare la prima fase del progetto “Ospedale a colori” appena inaugurata: «Questo è il nostro intervento numero 36 in Italia – spiega l’artista Silvio Irilli, fondatore di Ospedali Dipinti – e il primo ad Alessandria. Un ringraziamento speciale va alla donatrice e alla Fondazione Uspidalet per aver consentito di portare questo messaggio nuovo di accoglienza in un reparto così delicato come il Pronto Soccorso Pediatrico: sono sicuro che darà un supporto importante ai medici per accogliere i bambini in maniera più giocosa e ai bimbi stessi e alle loro famiglie per affrontare con meno timore questo luogo e la malattia».
Valter Alpe, Direttore Generale dell’AOU AL: «Per chi lavora quotidianamente in questo Ospedale è importante sentire la presenza delle istituzioni. Questo è il primo intervento sui percorsi di umanizzazione, reso possibile grazie alla generosità della donatrice Giusy Merenda, ed è uno dei tasselli su cui stiamo lavorando per riqualificare l’Infantile, che è già un’eccellenza che semplicemente bisogno di essere rivista. L’umanizzazione è un aspetto fondamentale del rapporto con i piccoli pazienti e i genitori, perché crea un legame tra il bambino e la speranza nella terapia, un obiettivo prioritario che si integra bene con il resto degli interventi in programma».
Domenico Ravetti, Vicepresidente del Consiglio Regionale: «Quando il territorio può usufruire di opere realizzate grazie all’impegno dei volontari si aggiunge sempre qualcosa in più rispetto a quella che è la missione istituzionale. Per noi alessandrini, grazie all’Ospedale Infantile, è un piacere poter dialogare alla pari con altre realtà regionali. Sappiamo bene quanto la Regione possa contare sui servizi che siete in grado di offrire: fate davvero la differenza nella salute dei nostri bambini e delle nostre bambine».
Irene Molina, Assessore del Comune di Alessandria: «Questo intervento si inserisce in un progetto più ampio di medical humanities, che mira a rendere gli ambienti ospedalieri meno freddi e più ospitali per i bambini e le loro famiglie. L’obiettivo è creare spazi accoglienti, capaci di offrire non solo cure mediche di qualità, ma anche un sostegno emotivo importante, confermando ancora di più quanto il Presidio “Cesare Arrigo” sia un modello di eccellenza non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale».
Luigi Benzi, Presidente della Provincia di Alessandria: «Vedere tanta attenzione verso i più piccoli ci rassicura e ci fa guardare al futuro con maggiore serenità. Piccole attenzioni come queste diventano grandi quando la sensibilità si traduce in gesti concreti e in progetti realizzati. È importante sapere che ci sono persone e istituzioni che si prendono cura dei bisogni dei bambini, perché ogni atto di cura e attenzione contribuisce a costruire una comunità più solidale e attenta ai più fragili».