Un pubblico numeroso e attento ha ascoltato l’emozionante esibizione di Giulio Libero Consoli, un talentuoso pianista di 14 anni proveniente da Castelnuovo Scrivia, tenutasi il 21 giugno scorso, in occasione della Giornata Internazionale della Musica, nell’ambito dell’inaugurazione della mostra “Opere di … carità e solidarietà”, presso la sala “Berri” di Pontecurone. Nonostante abbia iniziato a studiare pianoforte da soli tre anni presso il Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria, Giulio ha già raggiunto un notevole livello, ottenendo nel corso di un anno oltre dieci primi premi, spesso con menzioni speciali e in categorie superiori alla sua età, in concorsi nazionali ed internazionali.
Giulio ha un futuro promettente: il prossimo luglio sosterrà il diploma di teoria e solfeggio e a novembre inizierà il corso di Composizione e il ciclo accademico presso il Conservatorio di Alessandria, essendo stato ammesso al percorso per i “talenti precoci”. Ha anche superato gli esami di ammissione al Pre-College del Mozarteum di Salisburgo per frequentare periodicamente un ambiente musicale internazionale.
La sua attività concertistica è già avviata, con esibizioni importanti come quella a Torino nell’ambito del “Mozart Nacht und Tag” il 1° febbraio di quest’anno, dove ha suonato il Concerto in La Maggiore K414 per Pianoforte e Orchestra. Recentemente si è esibito a Cagliari e ha in programma concerti come solista a Savona, Sanremo, Asti e nuovamente a Torino.
Oltre a questi impegni, Giulio (che si è anche iscritto al liceo scientifico) porta avanti un progetto di volontariato esibendosi gratuitamente per gli anziani nelle case di riposo, dimostrando una particolare sintonia con la tematica di solidarietà e carità della manifestazione.
L’esibizione di Giulio, davanti ad un pubblico visibilmente entusiasta, intervenuto nella sala polifunzionale dove è stata allestita la mostra, ha previsto alcuni brani di Frédéric Chopin, uno dei suoi compositori preferiti, e si è conclusa con il primo tempo della sonata Waldstein, n. 21 dell’opera 53, di Ludwig van Beethoven. Giulio ha incantato tutti per l’abilità tecnica dimostrata, la sensibilità interpretativa e la memoria prodigiosa, visto che ha suonato senza spartiti gli impegnativi brani classici che ha scelto.
