Interessante progetto didattico quello svolto dal prof. Roberto Carlo Delconte presso una classe terza della Scuola secondaria di primo grado “Plana” di Voghera. Il docente (che è anche canonista e scrittore), prendendo spunto dalla stretta attualità ecclesiale – per l’imminente apertura del Conclave che dovrà eleggere il nuovo Papa, dopo la morte di Papa Francesco – ha illustrato i principali risvolti storici del papato e di questa antica procedura di elezione del Successore di Pietro, fornendo anche utili spiegazioni che hanno spaziato dalla grande arte presente nella Cappella Sistina, alle curiosità sulle due stufe per bruciare il materiale elettorale, alle varie note di presentazione di alcuni cardinali papabili (utilizzando anche la lettura di alcuni Quotidiani). Così, nella giornata di lunedì 5 maggio, i ragazzi hanno votato sulla scheda elettorale analoga a quella che usano i cardinali, deponendola poi davanti alla grande immagine proiettata del “Giudizio universale” di Michelangelo. Dopo lo spoglio delle schede – con l’ausilio di quattro segretari scrutatori – si è avuto il risultato positivo con un nome che ha raggiunto i richiesti 2/3 dei voti: il cardinale africano Peter Turkson (che esprime in sostanza posizioni considerate “tradizionaliste”). A differenza però della votazione “vera”, noi possiamo già aprire gli “archivi” del Plana, comunicando i risultati degli altri candidati: al secondo posto vi è il cardinale spagnolo Juan Josè Omella Omella (arcivescovo metropolita di Barcellona); poi il cardinale Pietro Parolin (unico italiano); al quarto posto il cardinale africano Fridolin Ambongo Besungu (arcivescovo in una sede metropolitana del Congo), e infine il cardinale filippino Luis Antonio Tagle (considerato vicino alle posizioni di Papa Francesco).

Lo scopo del progetto non era certo quello di “indovinare” chi possa essere il futuro Papa; ma quello di “attrezzare” i ragazzi ad avere quella necessaria preparazione e “competenza” per poter in qualche modo interpretare i fenomeni che riguardano la materia studiata. Tra l’altro, come curiosità storica – di cui ne ha parlato in un recente articolo lo storico Franco Cardini – in epoca antica “l’elezione del papa avveniva con la partecipazione di una platea relativamente ampia che includeva laici e, in certi casi, anche donne”. Inoltre, consentire agli studenti di poter seguire grandi avvenimenti di attualità, appassionandosi ad eventi extra-scolastici con preparazione adeguata, è cosa senz’altro utile. Alla fine il docente – con la nota formula di rito “Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!” – ha letto il nome dell’eletto, sullo sfondo della Basilica di San Pietro, dopo aver illustrato la figura del cardinale protodiacono francese – l’arcivescovo Dominique Mamberti – che tra pochi giorni (secondo le previsioni) leggerà il nome dell’eletto: 267° successore di Pietro.