PER FELICE GIANI

Raccolta di saggi

a cura di Franco Bertoni e Marcella Vitali

Presentazione del volume

Giovedì 29 maggio 2025, ore 17.00

Palazzo Milzetti, Museo dell’Età Neoclassica in Romagna

via Tonducci 20, Faenza

Interventi:

dott.ssa Elena Rossoni, Direttrice Museo di Palazzo Milzetti

dott. Massimo Isola, Sindaco di Faenza

prof. Dino Mengozzi, Università di Urbino

prof. Daniele Benati, Università di Bologna

Gli anniversari sono, in genere, occasione di iniziative e di riflessioni sulla personalità,

sul ruolo e sul contributo degli artisti alla cultura del proprio tempo. Il secondo centenario della morte di Felice Giani, ricordato nel 2023, ha dato luogo a diverse esposizioni, tra le più significative le  tre esposizioni sansebastianesi e le due tortonesi per un totale di circa 250 opere, per la prima volta esposte nelle sue zone di origine.

Nel contempo sono state organizzate giornate di studio, in particolare che hanno riproposto all’attenzione una delle figure più significative dell’età neoclassica.

L’ipotesi di una pubblicazione faentina dedicata a raccogliere saggi di argomento inedito con approfondimenti sull’artista e sull’ambiente artistico, architettonico e largamente culturale di riferimento trova oggi concretizzazione grazie all’adesione di

diversi studiosi.

A Giani vengono dedicati studi e approfondimenti su aspetti inediti, sull’attività a Forlì e a Ravenna e in riferimento a Pietro Piani, Marco Antonio Trefogli, Gian Battista Ballanti e Antonio Trentanove.

Il catalogo è stato ideato nel 2023, durante le fatiche tortonesi, anno delle celebrazioni del secondo centenario della morte di Felice Giani, la pubblicazione contiene una raccolta di saggi redatti da studiosi della pittura, della scultura, dell’architettura e delle vicende culturali e politiche tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, relativi o pertinenti a una vicenda, quale quella neoclassica, che a Faenza ha trovato uno dei suoi centri propulsori più significativi. Il progetto è stato condotto nel solco della tradizione degli studi faentini e, in particolare, di quelli di Ennio Golfieri, cogliendo l’occasione di promuovere o di accogliere nuove indagini finalizzate a un’ulteriore messa a fuoco dell’opera dei singoli artisti e dell’ambiente culturale di riferimento.

L’attività a Faenza di indiscussi protagonisti quali Felice Giani, Antonio Trentanove, Giuseppe Pistocchi, Giovanni Antonio Antolini e dei loro collaboratori o fiancheggiatori, attivi nei più diversi campi espressivi nel periodo giacobino e nell’età napoleonica, ha contribuito a definire questa città come uno dei più brillanti centri della

cultura neoclassica, alla pari con i più noti centri italiani ed europei

                                                                                               Vincenzo Basiglio