Si è svolta ieri, lunedì 27 gennaio, nella sala polifunzionale del Comune di Tortona, l’incontro pubblico alla presenza dei tecnici di RFI, per spiegare lo svolgimento della procedura relativa agli espropri per il quadruplicamento della linea ferroviaria Tortona-Voghera. Progetto di cui si parla ormai da decenni, il raddoppio dei binari sulla tratta fra Tortona e Voghera è necessaria per realizzare uno “scavalco” dell’incrocio con la linea Torino-Piacenza, consentendo una diminuzione dei tempi di percorrenza e un aumento dei treni (sia merci che passeggeri) sulla tratta.

Il progetto è attualmente in fase di approvazione ed ha già superato lo step del “dibattito pubblico” che si è svolto nei tre comuni interessati (Tortona, Pontecurone e Voghera) nel 2022, ed è ora iniziata la procedura degli espropri necessari per la realizzazione dell’opera. Per questo motivo, nel mese di dicembre, come prevede la normativa, tutti i soggetti interessati avevano ricevuto una lettera che li avvertiva dell’avvio, suscitando qualche timore soprattutto in quanti fino ad ora non credevano di essere intercettati dai lavori. Nell’avviso di avvio del procedimento sono stati indicati, infatti, tutti i soggetti interessati dall’intero piano particellare, senza distinguere le diverse categorie di aree e fabbricati interessati dalla procedura per la dichiarazione di pubblica utilità.


In particolare una categoria compresa nell’avviso è rappresentata da un numero di edifici che risultano “ricettori di emissioni acustiche” e che sono attenzionati nel progetto; sulla tratta cittadina sono previsti interventi di mitigazione ambientale. Per le altre aree situate in una fascia immediatamente a ridosso dell’attuale linea ferroviaria Tortona Voghera alcune saranno soggette ad occupazioni temporanee per l’esecuzione delle opere e per i depositi temporanei delle terre da scavo, mentre altre saranno soggette a vincolo per esproprio finalizzato all’acquisizione degli spazi necessari ai nuovi binari (si tratta perlopiù di aree adiacenti all’attuale massicciata ferroviaria e comunque in fascia di rispetto alla ferrovia).

Tutti questi aspetti sono stati ribaditi da Daniele Mari di RFI, responsabile del proccedimento e da Claudio Moccagatta responsabile della procedura di esproprio per conto di Italferr, la società di progettazione di RFI. A Tortona le criticità maggiori, rilevate anche durante l’incontro, riguardano due edifici da abbattere (un capannone aritgianale e una abitazione), mentre un altro aspetto riguarda il disagio per le casine nella prossimità dello “scavalco” che sarà realizzato in strada per Pontecurone, per il quale sia i residenti che il Comune di Tortona avevano presentato osservazioni nella fase di dibattito pubblico. Durante la serata, molto partecipata, sono state presentate diverse domande ai relatori che si sono resi disponibili a raccogliere in loco segnalazioni e fissare appuntamente specifici per trattare le situazioni particolari dei presenti.

I cittadini coinvolti nel progetto, hanno ancora la possibilità di visionare il progetto entro il 18 febbraio 2025 per capire come la loro singola proprietà sarà coinvolta, recandosi – previo appuntamento telefonico al 3346833009 o via email a.mazzia@italferr.it  – nella sede di Italferr, in via Scasellini 14 a Milano.