Gianluca Silvestri a Tortona è una persona che conoscono quasi tutti perché ha saputo farsi apprezzare in passato sia come amministratore che come uomo e non ha bisogno di presentazioni ma per i giovani che votano per la prima volta e per quei pochi che non lo conosco, sappiano che siamo di fronte ad uno dei veterani della politica Tortonese, una persona che sa come si amministra un ente pubblico  visto che è stato capogruppo di maggioranza con il Sindaco Giuseppe Bonavoglia nel 1999, assessore alle politiche sociali con particolare riguardo alle politiche della terza età e alle politiche giovanili col suo successore, il Sindaco Francesco Marguati; si è occupato di urbanistica e ambiente nelle commissioni ed è stato anche vicesindaco e assessore delegato al CISA per due mandati, nonché Amministratore unico di AMIAS (Azienda Multiservizi Idrici Ambiente Scrivia) fino al 2021e adesso dopo tre anni di pausa ha deciso di lavorare nuovamente al servizio di Tortona, del territorio e dei suoi abitanti

Gianluca tu hai una certa esperienza politica che dura da oltre vent’anni, cosa ti ha spinto a ricandidarti come consigliere comunale?


Credo che Tortona abbia tutti gli attributi per fare un salto di qualità e che questo momento storico particolare legato all’implementazione dei trasporti permettano un rilancio del territorio. Le situazioni correlate legate alle infrastrutture come l’Alta velocità, il raddoppio della linea ferroviaria Tortona-Voghera, la futuribile stazione dei treni veloci in zona Rivalta, la Cittadella dello Sport, lo sviluppo industriale e logistico del nuovo Piano regolatore, i progetti legati ai treni suburbani in discussione e progettazione nella vicina Lombardia tra Pavia e Milano, siano argomenti validi che permettono al nostro territorio di diventare molto più attrattivo per gli abitanti della vicina Milano sud ed Interland annesso.

Vero, e quindi cosa proponi? Di portare la gente che vive nelle grandi e caotiche città a Tortona?

Certo, ed è un progetto fattibile che darebbe slancio all’economia Tortonese. Il Comune di Tortona ha già aperto un capitolo di spesa sul progetto “Vieni a Vivere a Tortona” approvato in consiglio comunale, credo, quindi, sia sufficiente adottare le stesse metodologie utilizzate per lo sviluppo enogastronomico e turistico intraprese nel passato coinvolgendo anche  gli attori privati legati al mondo dell’edilizia e tutti coloro che hanno immobili di proprietà o terreni edificabili sul territorio e che non sanno come monetizzare o mettere a reddito  (circa 800 unità in vendita a Tortona e solo 14 in affitto) e ci sarà un guadagno.

Internet con i suoi portali di ricerca di cui tutti usufruiscono per cercare casa ci permettono con un click di raggiungere spazi infiniti; dobbiamo intercettare quei cittadini stanchi della difficile vita di Milano e raccontare che a Tortona si vive bene, c’è cultura, sicurezza, passione, si  mangia bene, ci sono servizi adeguati e spazi verdi come il Parco del Castello e lo Scrivia da condividere con la propria famiglia, c’ è una squadra di Basket in serie A, il Teatro civico e colline meravigliose. Tutto a portata di mano con costi decisamente più accettabili (un immobile costa la metà). Dobbiamo favorire la residenzialità, l’abitare, il vivere permanente, altrimenti a chi venderemo quegli 800 immobili segnalati in vendita dai portali? Cosa faremo di tutte le aree dismesse del centro pronte per essere riqualificate? E sui terreni edificabili cosa faremo? Ci pagheremo solo l ’Imu?

Mi sembra di capire che pensi davvero in grande il futuro di Tortona…

Il mio sogno sarebbe vedere nei prossimi 20 anni una controtendenza demografica volta alla crescita che potrebbe portare molti più abitanti, gioverebbe al commercio, alla ricchezza cittadina e forse trasformerebbe Tortona in quel centro commerciale all’aperto di cui si parla da molto tempo. Come detto all’inizio ci vogliono infrastrutture legate ai trasporti ed ai servizi. I consiglieri regionali candidati del nostro territorio dovrebbero inserire nei loro programmi la volontà di creare rete con gli altri comuni limitrofi e sviluppare progetti, relazioni interregionali con la regione Lombardia e Liguria con particolare riferimento ai trasporti. Vorrei tanto sentire parlare anche di questo che è un buon motivo per scegliere il loro nome.” Pensare in grande ci fa diventare grandi”.

Hai Parlato di centro commerciale all’aperto cosa intendi?

 Credo molto al “Tortona centro commerciale a cielo aperto” Il progetto può contribuire sicuramente ad incrementare i nostri abitanti e quindi tutta l’economia locale. Potrebbero arrivare 2.000 persone in più sul territorio che contribuirebbero al consumo nella loro nuova città, ma è un progetto a medio e lungo termine. La mia attività è commerciale e da cittadino posso sostenere che le manifestazioni legate al territorio e alle eccellenze non mancano: forse sarebbe necessario continuare il percorso delle manifestazioni implementandolo anche col puro commercio locale e non solo enogastronomico (per esempio fine settimana dedicata agli sconti da parte dei commercianti e contestualmente eventi musicali attrattivi) ma soprattutto bisogna  distribuire gli eventi già in essere migliorandoli e soprattutto localizzali equamente  nel centro città, evitando commercianti si serie A e di serie B vedi corso Montebello e zone circostanti e via Emilia Nord che raramente vengono coinvolte.

L’idea è valida, ma come si potrebbe fare?

Basterebbe creare circuiti e percorsi di passaggio. La città è pronta a diventare un centro commerciale all’aperto: è dotata di parcheggi da meglio valorizzare come la Caserma Passalacqua, il Lavello, piazza Milano, Piazzale Dellepiane, piazza Allende che dovrebbe essere occupata dalle giostre per soli 10 giorni a ridosso di Santa Croce e non per un mese mettendo in crisi la città circostante.

Con l’adeguata comunicazione e promozione sono convinto che questo obbiettivo di centro commerciale all’aperto si possa raggiungere. L’idea sarebbe quella di poter rivedere attivi quei negozi chiusi da anni e per evitare altre chiusure e incentivare nuove aperture, si potrebbe ridurre l’imu ai proprietari di negozi in certe zone del centro poco frequentate oppure a chi affitta a nuove attività. Questo permetterebbe una riduzione del canone di affitto e renderebbe più appetibile l’apertura di nuove attività.

Come Assessore ti sei sempre occupato delle Politiche della terza età, Politiche Giovanili, politiche sociali e volontariato vuoi dirci i tuoi progetti ?

Queste materie sono la mia competenza e passione, meritano un approfondimento che faremo la prossima settimana, magari con una seconda intervista.

Angelo Bottiroli

MESSAGGIO ELETTORALE – COMMITTENTE GIANLUCA SILVESTRI