La sede di Casale Monferrato del DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi, ha aperto le sue porte agli studenti della seconda annualità del Liceo “Biologia con curvatura biomedica” dell’Istituto Superiore Sobrero.

Una due giorni che ha visto protagonista il percorso scientifico che si trova alla base di un progetto di ricerca, evidenziando gli aspetti di multidisciplinarietà che questo comporta. Iniziativa suddivisa in una parte teorica riguardante il “Come si fa ricerca?”, con accenni al protocollo di studio, all’epidemiologia fino alla statistica medica e all’attività di microscopia del Laboratorio di Ricerca Amianti, e una parte pratica, con la predisposizione di un quesito di ricerca realizzato direttamente dagli studenti.


Una collaborazione sicuramente proficua che proseguirà anche in futuro, affinché gli studenti del Liceo Biomedico possano scoprire ambiti della ricerca sanitaria forse non molto conosciuti, ma che sono centrali e, soprattutto, che vengono svolti direttamente a pochi passi dalle loro aule: all’interno dell’Ospedale Santo Spirito, sede del DAIRI a Casale Monferrato.

Ma scopriamo come hanno vissuto le due giornate gli studenti nel racconto di Virginia Gaudio (4BLI) e Elia Galli (4ALI):

Nelle giornate di mercoledì 20 e giovedì 21 marzo un gruppo di studenti della seconda annualità del percorso Biomedico si è recato all’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato, ospitati dai ricercatori del DAIRI.

Questa esperienza di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) ha mostrato ai ragazzi, sia tramite spiegazioni teoriche che tramite attività pratiche, come portare avanti una ricerca scientifica. L’attività è stata introdotta precedentemente a scuola dalla dottoressa Marinella Bertolotti, Responsabile Centro Regionale Amianto, Direttore del Centro Studi Patologie Ambientali e Dirigente Epidemiologa al DAIRI, che in seguito ha anche coordinato l’attività presso l’ospedale, affiancata dallo splendido team di ricerca che ha mostrato agli alunni in modo semplice, ma efficace, il proprio lavoro quotidiano come ricercatori.

Inoltre, è stato fatto un focus sulla tematica dell’amianto e sulle sue varie forme, sia dal lato teorico, sia tramite la presa visione direttamente da microscopio ottico da parte degli studenti.

I ragazzi della seconda annualità del biomedico hanno avuto la possibilità, grazie alla dottoressa Bertolotti e al suo team, di esplorare il campo della ricerca sul territorio monferrino e di capire come strutturare un programma scientifico, dal quesito di ricerca all’analisi, e come interpretare i dati scientifici: in particolare si è parlato di tumore del colon retto e mesotelioma.

Un grazie alla dottoressa Bertolotti e al team di ricercatori del DAIRI, al dottor Rendo, alle professoresse Arecchi e Borasi e ai professori che stanno assistendo i ragazzi in questo progetto coinvolgente e entusiasmante.