Ernesto nasce a Isola Novarese in provincia di Cremona per trasferirsi in Alessandria piuttosto giovane ove vive con il commercio dei mobili dedicando il tempo libero alla politica raggiungendo il massimo scanno sia alla guida della città come della provincia

Ernesto ha, per così dire, la passione della politica con simpatie tendenti al Partito Repubblicano, ove rimane ancorato per qualche tempo.


I contatti con il conterraneo Leonida Bissolati Bergamaschi, fra i fondatori del Partito Socialista, lo hanno convinto ad abbracciare la loro corrente politica, del resto dimostra di possedere buone doti per essere eletto nel Consiglio Comunale alessandrino.

Le tendenze innovative sono causa di numerose discussioni, a volte animate, con i colleghi Ambrogio Belloni,  Roberto Recalcati ed altri sempre nel reciproco rispetto.

L’ascesa nel mondo politico cittadino è brillante: da consigliere comunale, in breve  è nominato assessore, per sedere sul massimo scanno, dopo Polo Sacco, nel 1909.

L’anno successivo è rieletto primo cittadino, subentra alla guida della città, per ritornare nuovamente nel 1914 a presiedere il Consiglio Comunale.

Il periodo della sua legislatura è per nulla facile, l’Italia combatte nella prima guerra mondiale, è necessario pensare al fronte, alle madri, alle spose, ai figli a casa le cui preoccupazioni corrono al fronte laddove i congiunti combattono per conquistare un fazzoletto di terra al nemico. Per tutti occorre avere quella parola, quel pensiero di speranza per ciascuno, inoltre si deve provvedere alle costanti necessità richieste dell’assistenza sociale, in particolare quella scolastica da accordare con Carlo Zanzi, direttore scolastico appena giunto nella nostra Alessandria: con lui occorre pensare ad istruire i nostri giovani da orientare nell’ambito d’una posizione nel mondo del lavoro.

Ernesto, fortunatamente, è scrittore, autore teatrale, pertanto alla guida della filodrammatica, intitolata all’attrice alessandrina Virginia Marini, non stona, anzi è la persona indicata.

Gli artisti non mancano, i copioni neppure così, fra le  opere in cartellone per la rappresentazione sul palcoscenico, figurano anche quelle a firma di Ernesto Pistoia.

Terminata la guerra è eletto deputato al Parlamento, successivamente è componente in Consiglio Provinciale, votato poi al massimo scanno della Provincia.

                                                                                           Franco Montaldo