Alessandria dona la vita a Giovanni Migliara alla fine del 1700 La sua arte inizia con la scenografia per spettacoli teatrali, tenuto a battesimo da Gaspare Galliari buon costumista nell’età matura dedica la sua abilità alla pittura

Nato da famiglia di artisti, giovanissimo lascia Alessandria per Milano laddove esordisce come scenografo, sotto l’esperta guida di Gaspare Galliari appartenente a una famiglia di illustri decoratori di scene teatrali.


Giovanni esordisce al teatro Carcano, successivamente è alla Scala guidato da Giovanni Perego, Alessandro Sanquirico, Paolo Landriani.

Alcuni suoi studi, sulle raffigurazioni per le quinte, sono raccolti nella nostra Pinacoteca Civica, altri nella Galleria d’Arte Moderna di Torino.

I disegni hanno una forte impronta lasciata dai suoi maestri, pur dimostrando una fortissima personalità nel tratto, nei cromatismi contraddistinti da elementi decorativi tipici del neoclassicismo.

Colpito da una grave malattia ai polmoni è costretto ad abbandonare la scenografia, dedica la sua esistenza alla pittura mescolando la tavolozza fra il cavalletto, le miniature su seta, avorio, ecc…

Ispirato da Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, si avvicina alla pittura del 1700 veneziano, proponendo Capricci, quadri ben accolti dai suoi mecenati.  

Gli scorci tratti dal vero hanno molta affinità al taglio tipico di Francesco Guardi, Bernardo Bellotto laddove s’affacciano angoli riportati dal territorio milanese, quello lombardo in cui compaiono scorci di monumenti urbani, tipici i suoi interni con indovinati colpi di luce, affiancati alle distese pianure, della terra di Lombardia.

I suoi viaggi attraverso la Penisola riportano le bellezze incontrate attraverso i dipinti, i disegni, gli acquerelli senza dimenticare gli angoli più affascinanti dei territori visitati, riportati sulle sue tele, in particolare le suggestive architetture di ogni tempo, uniche nel suo genere.

L’arte subisce l’influenza del primo romanticismo, il trentacinquenne Giovanni accoglie la nuova corrente artistica, senza dimenticare quanto di più affascinante ha incontrato nel passato.

Il suo stile ha molti imitatori, allievi, fra cui i figli Teodolinda, Ernesto, Carlo.

                                                                                 Franco Montaldo