Secondo appuntamento per “Civediamolì!”, la stagione 2024 del teatro imperiese Lo Spazio Vuoto. Con una consuetudine che ha da sempre caratterizzato i cartelloni anno dopo anno, anche quest’anno Lo Spazio Vuoto vuole celebrare il Giorno della Memoria. Lo farà con lo spettacolo in scena domenica 28 gennaio alle 17.00, “Storia di un uomo magro”, di e con Paolo Floris, attore cresciuto artisticamente con Giancarlo Sammartano e Ascanio Celestini, impegnato nel teatro di narrazione per raccontare la storia italiana partendo dalla ricerca antropologica sul campo.

“Storia di un uomo magro” è ispirato infatti a una storia vera, quella raccolta dallo scrittore e giornalista Giacomo Mameli nel libro “La ghianda è una ciliegia” (Il maestrale, 2020), che racconta le peripezie di Vittorio Palmas, di Perdasdefogu, Sardegna, morto qualche anno fa alle soglie dei 106 anni. La grande storia è fatta di tante piccole storie, storie di piccoli paesi e di piccoli uomini, resi grandi dalla sofferenza e dalla drammaticità degli eventi bellici. “Storia di un uomo magro” è la storia di uno di loro, magro e povero “che vive in un paese povero, con gente che vive in case povere, senza luce”. Magro… Ma non troppo magro per partire e “andare a fare la guerra”. Magro ma non così magro per imbracciare un fucile e andare in Jugoslavia; una missione semplice, avevano detto, che però si trasforma presto in un inferno: neve e gelo con le scarpe di cartone a combattere una guerra persa in partenza. L’armistizio dell’8 settembre sembra ridare speranza. E invece Vittorio, sempre più magro, da soldato si trasforma in prigioniero di guerra. E dalla Jugoslavia viene portato in Germania nel campo di concentramento di Bergen Belsen (dove morì Anna Frank). Tutti i prigionieri erano pesati: sotto i 35 chili si veniva uccisi. Nel 1944,  quando sale sulla bilancia, Vittorio pesa 37 chili. “Sono vivo per due chili”: così dirà.


“Storia di un uomo magro” è la storia di un piccolo grande eroe italiano, sardo, magro, ma non così magro da essere bruciato in un forno dai tedeschi. È la storia di un uomo magro che resterà vivo per due chili. Una pagina di storia rimasta a lungo dimenticata nel dopoguerra, perché gran parte dei sopravvissuti, nella disperata volontà di voler cancellare ogni ricordo, ha tenuto per sé tutte le sofferenze patite. Da questa storia prende vita il monologo di Paolo Floris, una narrazione che riprende i ricordi di Vittorio e, nonostante il contenuto drammatico, riesce a essere leggera. Solo in scena, Floris racconta la vita di Vittorio sfiorando lo stile fiabesco, “utilizzando” la sua testimonianza per raccontare la storia di tanti uomini comuni, trasformati in eroi dalla violenza delle esperienze vissute. E come in qualsiasi favola che si rispetti, “Storia di un uomo magro” ha un dolce lieto fine, che non toglie però drammaticità alla realtà vissuta dai nostri nonni. La memoria rimane se viene raccontata, così ha fatto Vittorio Palmas, così ha fatto Giacomo Mameli attraverso il suo libro e così fa, tramite il palcoscenico, Paolo Floris.

Storia di un uomo magro

un racconto di e con Paolo Floris

musiche Pierpaolo Vacca

Liberamente tratto da “La ghianda è una ciliegia”, di Giacomo Mameli.

Associazione Culturale Pane & Cioccolata

Fondazione di Sardegna

I biglietti per gli spettacoli sono acquistabili telefonando ai numeri 0183960598 – 3297433720 -3737007032 o presso la cassa del teatro. Prezzi: intero 18 €  –  Allievi laboratorio Lo Spazio Vuoto 12 €. È disponibile anche la formula abbonamento agli 8 spettacoli: 120 €

Civediamolì! proseguirà fino a maggio 2024 con spettacoli di generi diversi tra nomi noti e giovani talenti emergenti. Il terzo appuntamento vedrà protagonista Pier Paolo Pasolini e la sua passione per il calcio nello spettacolo di Massimo Minella e Daniela Suzzi Con le ali ai piedi. Il calcio secondo Pier Paolo Pasolini, in programma domenica 18 febbraio alle 17.00

  • Domenica 18 febbraio ore 17.00: Con le ali ai piedi. Il calcio secondo Pier Paolo Pasolini, di Massimo Minella e Daniela Suzzi, con Massimo Minella e Franco Piccolo alla fisarmonica
  • Domenica 3 marzo ore 21.15: Quasi mio marito, Giancarlo Fares, Sara Valerio, regia di Nicola Pistoia

+ workshop “Il corpo dell’attore” con Giancarlo Fares e Sara Valerio nei giorni 4 e 5 marzo

  • Venerdì 8 marzo ore 21.15: Con il naso all’insù, concerto jazz di Marta Montanaro e Max De Aloe
  • Sabato 6 aprile ore 21.15: Motel Babel, Compagnia Petit Soleil
  • Sabato 20 aprile ore 21.15, domenica 21 aprile ore 17.00: Vincent, solo Vincent, di Nanni Perotto, Lo Spazio Vuoto
  • Venerdì 3 maggio ore 21.15, sabato 4 maggio ore 21.15, domenica 5 maggio ore 17.00: La cantatrice Calva, di Eugène Ionesco, Lo Spazio Vuoto