Forse soltanto alcuni pezzi di Giuseppe Verdi riescono ad essere più carichi di pathos suscitando forti emozioni, ma per il resto l’Inno della Giustizia eseguito ieri sera ha dimostrato per l’ennesima volta che non solo il musicista Tortonese Lorenzo Perosi può e deve messo tra i più grandi compositori mai esisti, ma la melodia che traspare da questo brano non ha avuto eguali fra tutti quelli che sono stati eseguiti e badate bene, si parlava di compositori come Verdi, Mascagni, Puccini e Rossini, ma chi ha assistito al concerto come chi scrive solo “Gli arredi festivi” é stato superiore nessun altro brano ha tenuto testa al compositore tortonese.

E se la musica di Perosi è sempre più eseguita ed apprezzata un grazie si deve al Direttore artistico del Perosi Festival, Don Paolo Padrini, che ieri sera, dopo aver portato i saluti del Sindaco e del Vescovo ed aver ringraziato gli sponsor ha preannunciato altri concerti a breve .


Un concerto davvero di grande levatura quello che si è svolto ieri sera in Duomo a Tortona che ha chiuso la prima parte del Perosi festival 2023 la sezione invernale.

I concerti riprenderanno probabilmente a febbraio. Il titolo del concerto di ieri “Le preghiere nell’opera lirica” è stato organizzato dalla città di Tortona, dalla Diocesi, della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, dalla Pro Julia e dall’’opera Orionina nonché finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona fondazione compagnia San Paolo, fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Si è trattato di una concerto di grande levatura che ha visto il coro Vallongina eseguire brani importanti e ancora una volta spiccato il brano di Lorenzo Perosi.

Le voci soliste sono state quella del soprano Elena Cattani, del tenore Federico Bonghi e del basso Fabio Bonelli. Direttore concertatore mesto Don Roberto Scotti parroco di alcune parrocchie della diocesi di Piacenza e fondatore del coro.

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