La “visione” di Gabriele Basilico, maestro del paesaggio urbano, di quelle strutture storiche e architettoniche, insieme alle vie e alle piazze, che rappresentano l’elemento identitario della nostra città saranno condivise, perché esposte nelle Sale d’Arte di Via Machiavelli 13 ad Alessandria da giovedì 13 luglio alle ore 18,30, quandovi sarà la presentazione alle autorità e al pubblico della mostra “Gabriele Basilico Alessandria 2006”, esposizione che racchiude una quindicina di scatti tutti dedicati alla Città di Alessandria da parte del grande fotografo milanese di fama internazionale.

Nel 2006 Gabriele Basilico venne invitato dalla Camera di Commercio di Alessandria, con un gruppo di cui erano parte anche altri quattordici fotografi, per realizzare una documentazione fotografica sul Monferrato: durante questa indagine piemontese, Basilico dedicò particolare attenzione ad Alessandria, città che conosceva bene e nella quale vivono suoi amici carissimi.


Il fotografo segue un percorso cittadino creandosi itinerari che partono dal centro, dalla piazza del Municipio allora allietata dalla inconsueta presenza di una giostra, alla chiesa ortodossa-russa di San Nicola, per documentare poi le “case per gli impiegati”, progettate da Ignazio Gardella per incarico di Teresio Borsalino, poi il Palazzo delle Poste e Telegrafi di  Franco Petrucci con il mosaico di Gino Severini, il Borgo Città Nuova di Leon Krier e Gabriele Tagliaventi, il Residential Park Borsalino di Paolo Portoghesi.

Come sempre gli accade, è affascinato dai singoli edifici, ma soprattutto dalla relazione che hanno instaurato con il loro contesto, l’ambiente circostante; il paesaggio urbano resta al centro della sua indagine e come sempre predilige i momenti in cui il tempo sembra essere sospeso e la città si offre al suo sguardo come se non avesse abitanti.

In occasione della mostra è stato realizzato un apposito catalogo, che sarà presentato il 13 luglio, creato grazie alla fattiva collaborazione con Giovanna Calvenzi, compagna nella vita di Gabriele Basilico e responsabile dell’Archivio a lui dedicato, che si avvale dei testi realizzati dallo storico alessandrino Roberto Livraghi, elementi che arricchiscono ulteriormente il volume.

“GABRIELE BASILICO Alessandria 2006” si inserisce, come un sorta di “seconda” sezione nell’esposizione “GABRIELE BASILICO/RITORNI A BEIRUT_ BACK TO BEIRUT”, inaugurata sempre nelle Sale d’Arte lo scorso 16 giugno e che rimarrà allestita sino al prossimo 1° ottobre, che racchiude le quattro missioni fotografiche a Beirut che Gabriele Basilico fece nel 1991, 2003, 2008 e 2011, per un totale di oltre una trentina di immagini a testimonianza della relazione profonda e appassionata che ha legato Basilico alla città libanese, che nel corso degli anni è diventata anche uno dei cardini centrali del suo impegno con la fotografia.

Le due esposizioni resteranno ad Alessandria fino a domenica 1° Ottobre; volute dalla Città di Alessandria sono organizzate dall’Azienda ASM Costruire Insieme, in collaborazione e con la cura di Giovanna Calvenzi dell’Archivio Gabriele Basilico e Christian Caujolle, direttore artistico;inoltre, collaborano alle iniziative  Alexala, Agenzia turistica locale della Provincia di Alessandria, l’Ordine degli Architetti e la Fondazione SLALA.

In occasione dell’inaugurazione del 13 luglio, alle ore 21 sul piazzale antistante la Biblioteca Civica di Alessandria avrà luogo il concerto “Raccontare con poche ance libere e una voce”, esecuzione a cura del fisarmonicista Gianni Coscia affiancato dalla cantante Silvia Benzi.

Come raccontano, correva l’anno 1945 e il giovane Gianni Coscia aveva scoperto la sua passione per il jazz, grazie ai dischi che da Roma gli portava il cugino calciatore, rivelandosi poi “un musicista che lasciava il segno” nonostante la giovane età; da allora una vita di musica, successi, incontri e collaborazioni notevoli, tant’è che sovente gli viene chiesto “Perché, con tutte queste preziose esperienze, non scrivi un libro sulla tua vita?”, ottenendo pressoché le stessa risposta: “Come posso io scrivere, se ero amico e compagno di scuola di Umberto Eco, che già a 13 anni mi dedicava sonetti ispirati alla mia musica? Non potrei essere all’altezza!”.

Quello che l’artista Gianni Coscia può fare è rendere in musica questa storia preziosa, attraverso note ed emozioni, che ripercorrono, anche se non in ordine cronologico, una vita… E anche un tempo che non è più. Da qui nasce il concerto “Raccontare con poche ance libere e una voce” formato da brani originali, rivisitati, canzoni creano il racconto, in cui si inserisce la voce di Silvia Benzi, la quale talvolta declama testi e sempre aggiunge colore con il suono delle parole, in altri brani la voce è strumento senza parole che dialoga con la fisarmonica di Gianni Coscia, e lo accompagna nello sviluppo del racconto.

Al termine del concerto la serata si concluderà con l’apertura straordinaria delle Sale d’Arte con accesso gratuito per il pubblico a entrambe le esposizioni.

per informazioni: www.asmcostruireinsieme.it/mostra-gabriele-basilico-ritorni-a-beirut/

Biglietteria:  0131 234266 – 3499378256

prenotazione visite Guidate e/o di Gruppi scrivere a serviziomusei@asmcostruireinsieme.it

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Alcune note su Silvia Benzi

Alessandrina, diplomata in Canto Jazz al Conservatorio Ghedini di Cuneo, da anni affianca all’attività di cantante quella di insegnante di tecnica vocale e di direttore di cori. Attualmente è direttore e arrangiatore dei Joy Gospel Singers di Valenza, coro di consolidata esperienza, e del coro amatoriale Sezione B di Alessandria; al momento collabora con scuole del territorio per l’attività di insegnante di canto e coro – come l’ASD Danza e Spettacolo di Alessandria – e svolge attività di formazione sulla vocalità. Si è recentemente diplomata presso il Conservatorio di Rotterdam (NL) in “Vocal Leadership”, approccio pedagogico innovativo per la conduzione dei cori. Come cantante si è esibita e si propone tuttora in diverse formazioni jazz, dal duo alla big band, e vanta collaborazioni con diversi artisti locali e no – Chicco Accornero, Enrico Ciampini, Franco Russo, Loris Tarantino, Dino Cerruti, per citarne alcuni. Collabora stabilmente con: i “Christmas Three”, in cui propone in chiave jazz classici standard natalizi con arrangiamenti originali per trio vocale (con Irene Pamparana e Gabriele Guglielmi, voci, e Paolo Maggiora al pianoforte; “Bill Evans Vocal Project”, in cui esegue nella versione vocale e con testi brani originali di Bill Evans (con Fabrizio Trullu piano, Stefano Profeta contrabbasso, Paolo Franciscone batteria); “Flowers Jazz Duo”, fiori scelti da jazz e dintorni, con il chitarrista Alessandro Abbadessa.