Estate, tempo di letture che aggregano e “fanno” amicizie

(Pescara, 29 maggio 2023) – Inizia da Pescara il 3 giugno, il viaggio di Cesare, Ivan e Roberta che durerà tutta l’estate ed attraverserà tutta l’Italia.


A bordo di un Camper, i tre amici, già compagni di scuola e poi di università, svilupperanno “Libri in viaggio” un’iniziativa davvero singolare: si autofinanzieranno vendendo i libri di nove autori italiani, nelle fiere, nei mercati ed anche sul lungomare delle città che toccheranno.

I nove libri, selezionati tra oltre mille richieste, sono (in ordine alfabetico):

  1 – Braviautori.itBrand di esperienze scrittura in rete (Amazon Prime)

  2 – Alessandra BucciGiallo seta (Il viandante)

  3 – Laura Minguell Del LungoLucertole (GM.libri -La Vita Felice)

  4 – Elisa Delpari – 2030, Apocalyp war (Gruppo Albatros- Il Filo)

  5 – Mas GrandeMas Grande (Autoproduzione)

  6 – Annalisa MargarinoLo scrigno di Irene (Bookabook)

  7 – Luca NicoliDottore ho una Tulip nella testa (Amazon Prime)

  8 – Marco TermenanaMio figlio. L’amore che non ho fatto in tempo a dirgli (CSA edizioni)

  9 – Fabio TipaL’orizzonte degli eventi (Amazon prime)

E chi è Marco Termenana?

Con lo pseudonimo di El Grinta, sullo stesso argomento, ha già pubblicato “Giuseppe”. I romanzi sono ispirati al suicidio di Giuseppe, il primo dei tre figli, quando in una notte di marzo 2014 apre la finestra della sua camera, all’ottavo piano di un palazzo a Milano, e si lancia nel vuoto.

Con lucidità impressionante e senza mai cadere nella retorica, la storia racconta il (mal) vivere di chi si è sentito sin dall’adolescenza intrappolato nel proprio corpo: la storia di Giuseppe è infatti anche la storia di Noemi, suo alter ego femminile.

Tragedia non solo di mancata transessualità ma anche di mortale isolamento, al secolo hikikomori.

Ricordiamo che hikikomori è un termine giapponese e letteralmente significa “stare in disparte”.

Ma perché?

Questa la risposta di Ivan:

“Il nostro scopo è quello di incontrare gente per canali non tradizionali e di favorire gli incontri in maniera casuale. Quest’anno sono vent’anni dal nostro primo viaggio. Allora eravamo in quattro perché c’era anche Stefano, che ora è con noi in spirito. L’estate di venti anni fa ci fece capire quanto fosse vero ciò che sosteneva proprio Stefano, contro i tempi e contro le opinioni anche nostre, e cioè che il commercio può non essere solo un’arida transazione ma anche un’occasione di socialità ed alleanze, persino amicizie e legami. È chiaro che, in questa logica, il libro di Marco stacca forte, si distingue subito e siamo ben felici di averlo tra i nostri selezionati”.

Ecco invece cosa ha dichiarato Marco Termenana:

“All’inizio ho scritto solo per ritrovare mio figlio, ma poi ho giurato a me stesso di portare la storia di Giuseppe ovunque ci siano anche solo due amici che me lo chiedano, purché l’impegno sia sostenibile. In questo caso, gli amici sono tre e l’impegno è più che sostenibile perché è zero, visto che viaggiano loro. Cerco cioè di parlare ai genitori, in alcuni casi ai ragazzi, ed anche a chi non è né l’uno né l’altro, ma non vuole sciupare la propria vita e, perseguendo obiettivi etici, ha piacere a leggermi. Solo così, cioè con il valore aggiunto generato attraverso la mia testimonianza, credo che avrò dato un senso alla stupida ed inutile morte di Giuseppe.”

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