L’episodio risale ad alcune settimane fa ed è la stessa vittima che ha voluto renderlo pubblico, dopo aver presentato denuncia nei confronti dell’uomo che a quanto pare lo ha pesantemente insultato. Anche se siamo stati autorizzati a farlo dal protagonista, riteniamo doveroso tutelare la privacy omettendo le generalità della vittima, anche perché a differenza di altri giornali, quello che interessa a noi è raccontare i fatti e soprattutto mettere in evidenza quello che è un grave episodio di violenza nei confronti di una persona.

Ognuno è libero di condividere o condannare il pensiero e l’ideologia LGTB (Lesbiche, Gay, Transgender e Bisex), ma a prescindere da ciò che ogni individuo ritiene di essere e a quale sesso appartenere, rimane sempre e comunque una persona che merita rispetto. Ecco perché – a prescindere – ogni atto di violenza nei confronti delle persone va condannato e deve esserlo ancor di più se si riferisce all’ideologia e al modo di essere (e vivere) di un individuo. L’Italia è ancora un Paese libero e deve continuare ad esserlo per tutti, sia per gli LGTB che per tutti gli altri, perché è giusto che ognuno possa manifestare le proprie idee: ovviamente con i dovuti modi.


Il rispetto altrui deve sempre esserci, a prescindere, e deve esserci in tutte le direzioni. Fatta questa doverosa premessa ci facciamo raccontare direttamente dalla vittima quello che è accaduto alcune settimane fa, omettendo, per decenza le volgarità riferite nel racconto di chi le ha subite.

“Verso le 22 – racconta la vittima di questa vicenda – stavo lavorando nel mio locale a Tortona ed un cliente inizia ad insultarmi con termini omofobi. Io gli ho chiesto cortesemente di moderare le parole tuttavia lui si avvicina e mi prende a spintoni. A quel punto un suo conoscente si mette in mezzo tra noi due dicendogli “guarda che non lo devi toccare” e a quel punto mi gridava con astio e cattiveria altri insulti. lo invito a pagare il conto e ad andarsene e lui si rifiuta. Solo manifestando la mia intenzione di chiamare la forza pubblica il suo amico lo convince a pagare il conto ed uscire. Lui lo fa ma continua ad insultarmi anche mentre si allontana.”

“Questa persona – conclude il protagonista della brutta vicenda – non è nuova a espressioni colorite volgari dettate da odio, intolleranza e discriminazione nei miei confronti perché sono transgender. Ho sempre cercato di sdrammatizzare il suo comportamento in quanto avendo un esercizio pubblico cerco di mantenere un clima di calma anche con persone che si mostrano non rispettose e di evitare le provocazioni, per non danneggiare la mia attività, anche se questa situazione discriminatoria non la reputo giusta, non mi far stare bene. e la vivo come una vera propria azione persecutoria, ma non ho altri strumenti per tutelarmi. Ci tengo anche a precisare di non aver mai avuto atteggiamenti che potessero infastidire le persone, ho una vita molto discreta.”

FOTO DI REPERTORIO