Ricco il programma del prossimo week end. Le iniziative di piazza, una rassegna dedicata al gualdo in castello,  il cambio della bandiera e la storia del Santo,  il villaggio medievale. I grandi giochi per i  più piccoli, lo spettacolo internazionale di music folk del gruppo ligure toscano “In vino veritas”

Dal 26 al 28 maggio si svolgerà la XXIII  edizione della festa medievale con un ricco programma culturale, di animazione e intrattenimento.


L’apertura della festa medievale VENERDI 26 MAGGIO in sala Pessini

NUOVI TASSELLI NEL MOSAICO DELLA STORIA PIU’ ANTICA DI CASTRUM NOVUM

Sarà lo studioso Ferdinando Caputi ad aprire il programma della XXIII edizione della Rievocazione storica: venerdì 26 maggio, ospite in sala Pessini, alle ore 21. Lo abbiamo incontrato e ci ha raccontato la sua esperienza, straordinaria, di studi e vita vissuta in giro per il mondo

Calabrese di nascita 1956, alessandrino d’adozione dal 1960, Ferdinando Caputi, ha compiuto studi classici in città universitarie a Genova, Los Angeles e il Cairo. Archeologo e Paleoantropologo (ha partecipato a campagne di scavo in giro per il mondo per 30 anni per la sua Università ed altri atenei) con la passione per la poesia il disegno e la pittura. Oggi in pensione si interessa di condividere la sua esperienza in giro per il mondo tenendo conferenze sulle sue materie. Ha scritto decine di articoli sulle testate di settore e non, e pubblicato una mezza dozzina di libri sulle sue materie e tre di poesie. Dal 1996 è Direttore Scientifico del Cisrei Italia fondato insieme a 300 studiosi di tutte le Università mondiali, e dal 2021 Presidente Onorario della sede di Alessandria da lui fondata. Precedentemente nel 1985 fondò il Gruppo Archeologico Alessandrino ed il Centro Internazionale di Studi e Ricerche sul Popolamento Preistorico e Protostorico del Piemonte Sud Orientale sfociato poi nel CISREI, acronimo di Centro Internazionale di Studi e Ricerche Etnografiche Italiano).

Tracciare il passato dell’umanità è sempre stato il mio sogno fin da bambino per questo, quando sono diventato archeologo grazie agli studi universitari a Genova, sentii di aver realizzato il mio desiderio più grande. – dice Ferdinando Caputi. Non lo considerai però un punto d’arrivo ma la partenza per un viaggio meraviglioso attraverso la storia della nostra specie da quando si eresse in piedi e cominciò a guardare il mondo che lo circondava in posizione eretta, da qui la specializzazione in Paletnologia sempre a Genova con Santo Tiné e poi quella in Paleoantropologia alla Berkeley L.A. con Donald Johanson lo scopritore di Lucy. Sono passati tanti anni e tanti scavi in giro per il mondo, ed eccomi in pensione a risistemare tutti gli studi fatti e soprattutto a portare la mia esperienza di lavoro sul campo, a chi è appassionato delle mie materie e non solo.

Nel 1960 approda in provincia di Alessandria per concentrarsi sulla nostra storia. Si, è vero. E’ un nuovo inizio per le ricerche sulla Provincia di Alessandria che avevo abbandonato a causa del mio essere quasi sempre all’estero. Mi sono concentrato, chiedendo aiuto ad una serie di colleghi sparsi un po’ in tutte le Università del pianeta azzurro, e nel giro di quattro anni sono venute fuori scoperte molto interessanti, ma soprattutto supportate da riscontri oggettivi, il che non è poco, visto che chi scrive sulla storia della nostra provincia si basa sui soliti testi redatti dagli studiosi degli ultimi tre secoli saltando quasi completamente i periodi più antichi quelli supportati cioè da prove archeologiche e da documenti dell’epoca inaccessibili ai non addetti ai lavori, ma soprattutto ai nuovi metodi di indagine utilizzati oggi dai colleghi operativi oggi.

E poi la ricca storia che riguarda, in particolare, il nostro paese. Ecco che quando mi è stato chiesto dai Lyons di Castelnuovo Scrivia con il Cantiere Cultura di fare una conferenza sul vostro splendido paese mi è bastato mettere insieme queste cose per poter così offrire una storia antica più ricca del loro territorio, sulla base di collaborazioni e ricerche fatte in questi ultimi anni. Tanti bravi studiosi a cominciare da Matteo Bandello, i fratelli Boxilio, Pier Angelo Soldini, Gennaro Pessini, l’amico Giovanni Sisto, tutti ormai luce nell’universo ma mai dimenticati e tuttora fonte di preziose notizie storiche. Non posso dimenticare Antonello Brunetti che mi chiamò come consulente per un primo riordino dei reperti presenti nel Museo, tra il 1985 ed il 1987 quando fui fondatore e direttore del Gruppo Archeologico Alessandrino, ma sono sicuro che poi altri ci abbiano messo le mani, fino ad arrivare all’attuale sistemazione, corretta, grazie all’impegno dell’allora assessore ai Beni storici, Patrizia Ferrari, e alla donazione delle sorelle Stella che completò le somme messe a disposizione dall’amministrazione comunale, nella visibile Sala Didattica Archeologica.

Direi che si possa tranquillamente affermare oltre a quello che è già stato detto e ridetto che un’area abitabile in mezzo a due corsi d’acqua (Grue e Scrivia) abbia sempre fatto gola all’uomo a partire dal Paleolitico Superiore (frazione Ova) passando dal Neolitico (sempre frazione Ova e via Torino) alle varie età dei metalli con il passaggio di genti Liguri, Celtiche, fino ai Romani (San Damiano e Gerbidi) e alle frequentazioni altomedievali che hanno visto la presenza anche dei Templari con due magioni situate esattamente una sotto la chiesa di San Nazario, l’altra sotto quella di San Giovanni dei Molini. Non vado oltre perché sui periodi successivi si trova di tutto e di più grazie ai lavori degli studiosi dell’epoca e successivi. Quello che presenterò saranno anche delle spettacolari foto aeree dell’ager castelnovese dove si vedranno oltre la centuriazione Romana, le piante di molti edifici antichi presenti nelle campagne circostanti, per esempio quelle delle chiese campestri e dell’ospedale di San Giacomo oltre ad alcune probabili ville rustiche Romane.

LA VITA DEI SANTI, San Desiderio

Sarà un itinerario tra religione, arte e cultura per bambini, ragazzi e adulti alla scoperta del Santo Patrono. Una lettura inconsueta e coinvolgente con un laboratorio che si svolgerà sabato 27 maggio partendo dall’oratorio San Luigi Orione alle ore 15,30. Per info e prenotazioni occorre rivolgersi alla biblioteca 0131826754.

BLUDIGUALDO La rassegna in castello e i laboratori

L’ apertura sabato 27 maggio alle ore 18

In occasione della Rievocazione storica prevista nell’ultimo week end di maggio, sarà lo staff del fiorentino Stefano Panconesi a curare l’allestimento in castello di una straordinaria esposizione di tessuti lavorati a mano e colorati naturalmente con il gualdo. Stefano, laureato in Economia e Commercio con una tesi sulla commercializzazione delle piante tintorie, ha avuto da sempre la passione, trasmessa da suo padre, per la tintura naturale. Da oltre trent’anni è esperto di tintura naturale applicata alla tintoria industriale e consulente di tessile organico ed ecologico.

E ripercorreremo anche con un laboratorio l’estrazione del colore dalle pallottole di foglie essiccate e macinate, cocanha in lingua occitana, che immerse in acqua bollente davano origine a tutte le sfumature del blu, dall’azzurro alle tonalità più intense. Agli antichi castelnovesi il fenomeno doveva apparire meraviglioso assai, qualcosa di alchemico. Già nel Basso Medioevo la Bassa Valle Scrivia e in particolare il nostro paese era un importante centro di produzione e commercio tessile. Già conosciuto dagli Egizi e dai Britanni, il gualdo, il cui nome scientifico è Isatis tinctoria, è una piantabiennale, appartenente alla famiglia delle Brassicacee o Crucifere, predilige i terreni sassosi, tra aprile e luglio produce infiorescenze gialle e molti semi, cosa che la rende particolarmente infestante. È una delle cosiddette «piante da blu», e oltre che per tingere i tessuti pare fosse utilizzata da alcuni artisti, come Piero della Francesca a Luca della Robbia, anche in forma di lacca di colore «azzurro cielo».

Saranno gli allievi della media Baxilio con l’Istituto Marconi di Tortona a svolgere un’attività di laboratorio per l’estrazione del colore e la tintura dei tessuti. E’ un progetto che ha coinvolto insegnanti e allievi dei due istituti con una preparazione didattica e pratica nelle scorse settimane. L’appuntamento è per le 16 di domenica quando anche il team di Stefano Panconesi sulla terrazza del castello farà una dimostrazione di attività pratica.

LA TRADIZIONE DELLA BANDIERA

Dai tempi degli estensi, la concessione del privilegio dell’esposizione della bandiera  sino ai giorni nostri in un percorso guidato tra i luoghi e le tradizioni del passato. Un itinerario coinvolgente con partenza alle ore 16 di domenica 28 maggio dal sagrato della Chiesa parrocchiale. Vi racconteremo la storia di un tempo rivista in chiave moderna. Concessa da Borso d’Este la possibilità di esporre la bandiera del borgo sul Castello, ogni anno, viene issato il tricolore proprio in occasione della Rievocazione Storica. La bandiera, scortata dagli armigeri passerà tra due ali di sbandieratori, salirà sulla sommità del castello e verrà esposta e benedetta. Un mazzetto di gualdo, l’erba tintoria che fece la fortuna del paese, una boccetta con il sale e un crocifisso preserveranno i castelnovesi “dalla tempesta, dalla fame e dalle epidemie” come vuole l’antica scritta riportata in occasione delle prime esposizioni.

IL PROGRAMMA GENERALE

Venerdì 26 maggio, ore 21 sala Pessini  NUOVI TASSELLI NEL MOSAICO DELLA STORIA PIU’ ANTICA DI CASTRUM NOVUM con l’archeologo Ferdinando Caputi. Alla scoperta della centuriazione, degli edifici più antichi, delle chiese campestri e delle ville romane del nostro territorio.

Sabato 27 maggio, in  piazza, verranno allestiti i consueti accampamenti mentre di fronte  alla torre si consumerà  il banchetto medievale con la collaborazione dei Cavalieri che avranno anche uno spazio in cui gustare le loro focacce, la birra spillata e sosta conviviale nelle taverne.

Alle ore 15,30 partenza dall’oratorio: LA VITA DEI SANTI, San Desiderio un itinerario per i ragazzi tra religione, arte e cultura

Nel Castello, alle ore 18, apertura della rassegna BLUDIGUALDO dedicata alla preziosa erba tintoria. Esposizione di tessuti lavorati a mano e colorati naturalmente con il gualdo.

 Alle 21,30 in piazza letture dantesche e a seguire uno spettacolo unico nel suo genere del gruppo tosco-ligure “In vino veritas”che vanta numerose esibizioni in Europa nell’ambito di importanti festival medievali, folk, alternative e celtici e un fitto calendario di impegni in Finlandia, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania e altre località. Nel corso degli anni il repertorio, l’ organico e la strumentazione si sono ampliati, arricchendo le sonorità dello spettacolo “Bestiarium”, capace di far danzare e suggestionare, unendo stili medievali, celtici e nordici, con ritmi travolgenti, canti gutturali ed alcuni arrangiamenti che rimandano a sfumature più moderne. Accampamenti e mercati a cura dell’Associazione Flos et Leo, Asti Buhurut, Fratelli d’Arme, l’artiglio del drago di Alba e i milites ruxignani di Rosignano Monferrato.

Domenica 28 maggio alle ore 10 da Palazzo Centurione  partirà il corteggio  per la Chiesa parrocchiale ove sarà celebrata la Santa Messa alle 10,30 in onore del Santo patrono. Al termine, il parroco don Paolo Caorsi, salirà le scale della torre per impartire la benedizione dall’alto al paese. Nel mentre sarà esposta la nuova bandiera, antico Rito di San Desiderio e consuetudine centenaria del comune. Nel corso della giornata spazio all’animazione per i più piccoli con alcune postazioni allestite di fronte alla torre i grandi Ludos della compagnia milanese Unmondo di avventure, la vita del campo e nelle tende.

Taverne e locande accolgono i viandanti, nel castello dalle ore 16 laboratori e workshop in collabrazione con Pancolori, Casa Clementina, Istituto Marconi e Baxilio. Alla stessa ora partenza dal sagrato per l’itinerario dedicato alla tradizione della bandiera.

ORARIO APERTURA MOSTRE: Sabato dalle 18 alle 23. Domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 21

COMPAGNIE PARTECIPANTI: Flos et leo, Asti buhurt, Fratelli d’Arme, L’artiglio del drago, Milites ruxignani, San Giorgio e il drago, Un mondo di avventure, Pancolori, Casa Clementina, In vino veritas, comitato Palio san Marzanotto