Sono venuto a conoscenza del riconoscimento conferito al nostro concittadino Umberto Barbieri dalla Camera di Commercio Italiana in Thailandia per “L’ospitalità italiana”. La storia di questo nostro concittadino è davvero una storia coinvolgente ed empatica, che ha catturato la mia attenzione e per questo ho deciso di approfondire.                                A seguito di contatto indiretto, il sig. Barbieri comunica notizie circa il suo percorso formativo e lavorativo: “Ho frequentato a fine anni ‘80 il Centro Formazione Professionale Alberghiero di Acqui Terme, diretto dal Sig. Pasquale Tosetto. Gli insegnamenti di cucina mi sono stati impartiti dagli chef Paolo Donato e Alcide Grappiolo.                                                                      

 Al termine del percorso scolastico ho subito iniziato a lavorare in vari ristoranti, dalla Toscana alla Valle d’Aosta. In Piemonte sono stato il cuoco del ristorante La Torre di Mombaruzzo, ho gestito il Ristorante Casa Carina di Sessame per 3 anni e altri locali nell’astigiano, compreso il Cantinero di Nizza Monferrato. Dopo queste esperienze, ho deciso di ampliare le mie opportunità lavorative all’estero.


Mi sono trasferito a Singapore dove ho ricoperto il ruolo di capo cuoco per una catena di ristoranti italiani. Nel frattempo, ho avuto la possibilità di imparare la lingua inglese, fondamentale per consolidare le mie capacità relazionali e lavorative. Nel 2002 mi sono trasferito in Thailandia nel ruolo di Executive chef in un ristorante italiano.

Ho compreso che la Thailandia era il paese giusto per provare a intraprendere un’attività in proprio e ho iniziato ad aprire il primo (Lo Spuntino) dei 18 ristoranti che ho gestito autonomamente.

Attualmente sono proprietario di 2 ristoranti:                                     

Umberto’s cuisine aperto nel 2015, riconosciuto Dalla TICC (Thai Italian Chamber of Commerce) e dalla Ospitalità Italiana (Ristoranti italiani nel mondo). Propongo menù della cucina tradizionale piemontese con una cantina di 130 etichette dal Barolo, al Barbera, al Dolcetto ed altre.

La vineria – Italian restaurant & wine house, aperta nel 2019 offre una scelta di vini (più di 150 etichette) di tutta Italia e di altri paesi e taglieri di formaggi e salumi, piatti tradizionali come i ravioli al plin, brasato al Barolo, Bagna cauda …

Sono orgoglioso di essere riuscito, dopo tutti questi anni di sacrifici e di duro lavoro, a rappresentare il mio Paese, la mia città natale, Acqui Terme e il luogo dove ho trascorso alcuni anni della mia infanzia, Nizza Monferrato e di fare conoscere e gustare a tantissime persone la nostra cucina tradizionale”

Nella sua breve, ma esaustiva comunicazione, non dimentica la scuola che gli ha fornito competenze e attenzione per la realtà di appartenenza, punto fermo da cui partire e allargare gli orizzonti operativi.Si apprezzail riferimento Centro Professionale Alberghiero sorto nel novembre 1980 grazie al Comune Acqui Terme che ne assunse la gestione e che, nel 2004, in considerazione dell’affermazione e del ruolo sul territorio del CPF (Centro di Formazione Professionale) Alberghiero, consentì la sua collocazione in una struttura d’avanguardia per architettura ed attrezzature.                                                  

Colpiscono molto, inoltre, la determinazione, la capacità imprenditoriale, il riconosciuto successo del sig. Barbieri, ora cinquantenne, e il suo più che motivato orgoglio per aver portato nel sud est asiatico uno spaccato del Piemonte attraverso piatti e vini della migliore tradizione. Non posso fare altro, per ora, che porgere al nostro concittadino Umberto Barbieri, le mie congratulazioni, quelle del sindaco, della giunta e di tutto il consiglio comunale per per aver realizzato sicuramente il suo sogno  e  per avere soprattutto affermato, in quest’angolo dell’Asia così lontano da noi, la cucina tipica piemontese, quale protagonista di un modello di sviluppo turistico culinario in una Terra diversa, che il nostro chef Umberto saprà  consolidare nel tempo e continuare a dare risonanza alle eccellenze enograstronoche piemontesi e , perché no, anche di Acqui e dell’acquese.

La storia di questo nostro concittadino ha i requisiti necessari per essere ulteriormente rimarcata. Pertanto, la mia proposta, senz’altro condivisa da tutta l’amministrazione comunale, è quella di attribuire al signor Barbieri una targa di riconoscimento  come testimone all’estero della nostra cultura enograstronomica. All’uopo si ricercherà una situazione favorevole che consenta di concretizzare il nostro intento .                                          

Congratulazioni chef Umberto!

                                                                                         Michele Gallizzi Assessore alla Cultura, Turismo, Mercati