La storia racconta d’una eroina francese al seguito dell’Imperatore Napoleone con mansioni di cantiniera: nel suolo di Marengo ha donato un figlio al proprio sposo

Maria, Testa di Legno, è una giovane al seguito dell’esercito francese per curare la cantina di Napoleone, scelta dallo stesso condottiero.


Proprio in Marengo dona al suo sposo un figlio: da quel momento saranno in tre ad essere arruolati.

La giovane non era bella: un naso sgraziato, labbra spesse, come afferma l’enciclopedia alessandrina “I Personaggi”, edita da Il Piccolo grandi opere, tuttavia pare fosse graziosa … tanto il fucile sa maneggiar,/ come il barile sa miscelar,/ sempre pronta a mirar!/ forse per la sua determinazione è stata appellata Těte de Bois, tradotto letteralmente testa di legno.

Cura la cantina in modo esemplare, …. ben svolge quest’impegno, da mane a sera… appronta l’acquavite per i feriti, disposta a premere il grilletto quando l’occasione lo richiede; una persona preziosa in un ambito così tanto frastornato dalle guerre.

Il suo ruolo lo ha svolto in tutti i conflitti napoleonici dall’Italia all’Europa; è stata sul fronte russo … I tre han seguito l’Imperatore,/ con lui han battagliato,/su tutti i fronti han guerreggiato.

Maria terminerà la sua esistenza … a Waterloo la vita ha abbandonato, dopo aver curato la buona cantina, sempr’accompagnata dalla preziosa carabina.

Franco Montaldo