Questa mattina la Giunta ha infatti approvato lo schema di accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e con i Comuni coinvolti per i finanziamenti relativi agli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei “siti orfani”, ovvero di quei siti, potenzialmente contaminati e contaminati, per i quali o non è stato possibile individuare i responsabili della contaminazione, o se individuati, non hanno provveduto, né siano intervenuti il proprietario o altri soggetti interessati, ad avviare o concludere gli interventi previsti.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione, a livello nazionale, 500 milioni di euro per interventi che siano portati a compimento entro il primo semestre del 2026 e che consentano una bonifica e riqualificazione del 70% minimo della superficie di suolo.


Dopo i primi 7 milioni di euro stanziati con decreto ministeriale nell’ambito del programma nazionale di bonifica, definito con il decreto del 29 dicembre 2020, per i quali erano stati individuati in base alla ricognizione dei siti fatta dai settori tecnici regionali, 16 siti prioritari (6 in provincia di Torino, 3 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara e 1 a Vercelli), ora, con i fondi del PNRR, che ammontano a 36 milioni e 676 mila euro, si potrà procedere alla bonifica di altri 12 siti (7 tra Torino e provincia, 3 in provincia di Verbania, 1 a Vercelli e 1 in provincia di Alessandria).

«Con l’arrivo di questi fondi – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – proseguiamo con l’opera di bonifica di siti abbandonati da tempo con interventi di vera e propria rigenerazione del suolo. Un’operazione importante e storica, e anche un’occasione probabilmente unica per restituire queste zone alla fruizione di cittadini, imprese e comuni. Auspico che una volta bonificate, queste aree possano tornare a vivere attraverso nuove e sostenibili aree industriali o progetti che possano aiutarci a migliorare l’ambiente, ad esempio la produzione di energia da fonti rinnovabili»

Per la provincia di Alessandria l’unico sito interessato e l’area dell’ex Tiro a Volo in Regione colombara a Bistagno per la quale sono stati trovati 221 mila euro per gli interventi di Progettazione e realizzazione intervento di bonifica sulle matrici suolo/sottosuolo.

Si tratta di area di 3.129 mq.contaminata da attività di tiro a volo, sulla quale le analisi svolte hanno portato a rilevare che le sostanze inquinanti nel terreno sono piombo e IPA, oltre a frammenti di piattelli, mentre le analisi svolte sulle acque sotterranee non hanno mostrato tracce di inquinanti. L’intervento di bonifica prevede la rimozione delle coltri di terreno e frammenti di piattelli e lo smaltimento. Data la natura del suolo e delle sostanze inquinanti la modalità prevista è l’asportazione di detriti dei piattelli, con raccolta manuale e con l’ausilio di mezzi meccanici ove possibile, e di parte di coltre di terreno mediante pala meccanica, con invio a smaltimento.