Perpetuo nasce a Solero è consacrato vescovo dell’Ordine dei frati minori La sua bravura è notata dai superiori È Nunzio Apostolico in Terra Santa

Quarto di cinque figli di Bruno Guasco e Francesca Maria Mantelli, nasce a Solero agli inizi del 1800.


Sedicenne varca la soglia convento di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, con l’ambizione di frequentare gli studi teologici, filosofici iniziati a Perugia, conclusi a Narni.

Ventitreenne è ordinato sacerdote nella Cattedrale della città umbra, con un comportamento esemplare da contraddistinguersi fra gli altri seminaristi.

Padre Francesco, Custode in Terra Santa, è a Roma per portar con se un collaboratore, incontra il giovane alessandrino, lo chiama chiedendo di accompagnarlo nei Luoghi di Gesù con la mansione di segretario personale.

Egli accetta di buon grado.

Arrivato a destinazione, in breve tempo impara l’aramaico, i vernacoli locali per comunicare, trasmettere ai i fedeli la parola di Dio.

La posizione acquisita, seppur di prestigio, non è semplice; con il decorrere del tempo è insediato Delegato Apostolico in Egitto, nonostante l’incarico ha trovato un percorso arduo di difficoltà, vi sono tumulti, incomprensioni, ha lottato per sostenere la titolarità dei diritti acquisiti dai francescani in Terra Santa, una testimonianza documentata dalle epistole scritte al Ministro Generale dell’Ordine, Giuseppe d’Alessandria della Rocca.

Consacrato Vescovo di Fetz, è nominato Vicario Apostolico con il breve di papa Gregorio XVI, il bellunese Bartolomeo Alberto Cappellari.

Il suo comportamento caritatevole è gradito ai residenti, migliora l’esistenza dei fedeli con l’istituzione d’ospedali, scuole, sempre disponibile nelle più svariate occasioni.

I suoi superiori apprezzano il suo comportamento, in poco tempo gli affidano la titolarità del Vicariato apostolico d’Arabia, di Cipro, della Siria.

La sua esistenza è stata concentrata per il convento francescano del Muski de Il Cairo, ha curato l’edificazione della Cattedrale di Santa Caterina ad Alessandria d’Egitto sin quando, al raggiungimento del cinquantanovesimo anno d’età la sua esistenza termina, venerdì 26 agosto 1859

La lapide sul pavimento nella Sacrestia della Chiesa Parrocchiale di Solero, proprio dedicata a San Perpetuo, ricorda la sua esistenza.

FOTO:

http://Di Francisco Anzola – Alexandria Corniche, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32183553

                                                                                 Franco Montaldo