Venerdì 6 gennaio ritorna alla SOAMS la bella tradizione del pranzo per le persone anziane sole, offerto dall’Amministrazione pontecuronese. Negli anni della pandemia, il Comune, con l’aiuto di volontari, aveva recapitato agli anziani soli, corposi cesti di Natale, con l’intendimento si sostituire, seppure indegnamente, il pranzo nel salone della Società. Quest’anno l’iniziativa conviviale si può realizzare.   Ed è importante, perchè gli effetti della solitudine, accentuati dall’isolamento imposto e dalla paura del contagio, sono devastanti per la psiche di chiunque, ma in particolare per gli anziani rimasti soli. E’ risaputo che il senso di comunità, della famiglia, dell’amicizia e del reciproco aiuto, sono valori fondanti per una psiche sana che si proietta poi nella società e nel suo ambiente.

Il disagio collettivo che sentiamo tutti oggi è quello del rarefarsi delle comunicazioni personali, dei contatti umani. Cellulari, computers, telefoni e tv non possono sostituire le presenze e i contatti concreti.  Anche i piccoli negozi, un tempo luoghi di scambi e chiacchiere, sono stati sostituiti dalle grandi catene e centri commerciali, dove a nessuno importa chi sei e cosa fai.


A Pontecurone le persone sole con più di 70 anni sono 230, circa il 7% della popolazione. E’ a loro che è giunto l’invito per il pranzo dell’Epifania. Siederanno insieme a tutti quelli che vorranno condividere con loro questo momento conviviale. E sarà bello essere in tanti, perchè è essenziale sapere di poter contare su una comunità, sulla famiglia, su un gruppo di amici, su persone che vogliono trascorrere insieme un pò del loro tempo. Per questo l’appuntamento alla Soams per il pranzo dell’Epifania è speciale. E imperdibile.