Se si sta programmando il passaggio dalla vecchia casa a quella nuova, è cosa buona e giusta scegliere il momento ideale per farlo. A differenza di quanto si possa pensare, traslocare nella stagione invernale ha molti più vantaggi di farlo durante l’estate. Non ci credete? Ve ne daremo riprova noi nelle righe seguenti.

3 motivi per preferire il trasloco in inverno

Ecco tre buone ragioni per preferire un trasloco invernale ad uno estivo. La prima riguarda i costi dell’operazione, in quanto nella stagione della neve e del freddo questi sono molto più bassi rispetto al resto dell’anno. Un ragionamento che si fa ancor più valido se si sta pensando di affidarsi a ditte specializzate.

Questo accade perché le famiglie che decidono di traslocare durante l’inverno sono molto meno numerose di quelle che lo farebbero nel corso della bella stagione. Quindi le ditte, a causa del poco movimento, potrebbero mettere in atto sconti e promozioni interessanti per spingervi a completare il trasloco durante l’inverno. Di conseguenza, meno movimento significa anche più rapidità nel servizio, dato che con poca clientela l’azienda sarà in grado di mettersi a quasi completa disposizione delle nostre necessità. 

La seconda motivazione, poi, è data dal fatto che i proprietari di case da vendere o affittare sono molto più disposti a trattare il prezzo dell’appartamento o dell’affitto a causa della bassa stagione. Traslocare in inverno, quindi, aumenta le possibilità sia di trovare un alloggio, sia di avere prezzi molto più bassi rispetto alla media. 

Infine c’è il fattore clima. Sicuramente ghiaccio e freddo non giocano certamente a favore, ma le temperature più basse sì, in quanto permettono di lavorare con maggiore scioltezza rispetto al caldo estivo. Imballare e trasportare pesanti scatoloni sarà molto più agevole in inverno che a Ferragosto.

Trasloco in inverno: alcuni aspetti da considerare

Quando si trasloca esistono alcuni aspetti che devono essere considerati. Questo vale per l’estate come per l’inverno. Ma nella stagione fredda sono ancora più importanti, specialmente uno: le utenze domestiche. Passare in una nuova casa, infatti, significa dover allacciare nuove utenze per far sì di avere le forniture energetiche necessarie per poter affrontare le rigide giornate invernali. In caso di casa non nuova, ma comprata da precedente proprietario, le modalità di allaccio sono due: o per voltura o per subentro. Cosa cambia è presto detto. 

La voltura è la richiesta di modifica dell’intestatario di una bolletta di un’utenza ancora attiva, senza interruzione di fornitura. Qualora il contatore e il contratto risultino essere validi, si può tranquillamente procedere tramite volturazione. Ovviamente, non sarà il precedente proprietario a dover provvedere alla voltura, bensì il nuovo inquilino. Diverso, invece, è il subentro, dato che in questo caso c’è solo il contatore valido, mentre il contratto dell’utenza richiesta risulta cessato. In tal modo si provvede alla riattivazione della fornitura di un impianto che prima era stato disattivato. Questo accade quando una casa è rimasta disabitata per mesi o anni. 

In entrambi i casi, il nuovo inquilino dovrà procedere con l’invio dei dati entro due giorni dalla ricezione della richiesta degli stessi da parte del fornitore. Una volta allacciate le utenze, si può pensare a dei modi alternativi per scaldare la propria casa ed evitare di soffrire il freddo, specialmente alla luce della crisi energetica che sta pesando sulle bollette e sui risparmi degli italiani in modo considerevole.

A tal proposito, quindi, potrebbe risultare utilissimo informarsi online su quale riscaldamento conviene, in modo tale da garantire ai propri cari il giusto benessere casalingo senza gravare eccessivamente sul bilancio economico della famiglia. Scaldarsi sì, ma senza rinunciare al risparmio.